Coronavirus, secondo morto in Italia: è una donna lombarda. Carabinieri inviano 80 uomini a Lodi

C’è il secondo morto italiano. La vittima è una donna di Casalpusterlengo, un comune in provincia di Lodi in Lombardia. Aveva 78 e viveva da sola in casa. Dopo la prima vittima in Veneto del Coronavirus e un altro contagiato, nello stesso paese in provincia di Padova, un nuovo caso positivo di coronavirus è stato registrato in Veneto, a Dolo nel veneziano. Là positività è stata confermata dal Centro regionale di Padova. I campioni sono stati inviato all’Istituto superiore di sanità di Roma. A confermarlo la Regione Veneto. Il 67enne di Dolo, positivo al test del Coronavirus è stato ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Padova.

Coronavirus, 29 casi tra Lombardia e Veneto

Un nuovo caso di positività al coronavirus è stato registrato anche a Cremona in Lombardia. Secondo quanto si apprende da fonti sanitarie, il nuovo positivo al virus è un paziente ricoverato da qualche giorno all’ospedale di Cremona. È salito a 29 il numero dei pazienti risultati positivi ai test del Corovinarus e residenti tra la Lombardia e il Veneto. Ventisette di questi risiedono in Lombardia, mentre due sono i casi accertati in Veneto, ai quali va l’aggiunto l’anziano di Vò Euganeo morto nella serata di ieri.

CODA AI SUPERMERCATI A DOLO
Sono in molti, questa mattina, dopo la notizia del nuovo caso di positività al coronavirus a Dolo, ad essere corsi al supermercato per fare scorte di alimenti e generi di prima necessità «nel caso, molto probabile, dovessero ‘chiuderè esercizi commerciali e scuole anche i comuni del Veneto interessati dai contagi», racconta all’Adnkronos Salute S.G., papà di due bimbi già col carrello in mano dalle prime ore di oggi. A Dolo, comune veneto dove si è registrato un caso di positività al virus in un paziente che si trova ora in terapia intensiva, è attivo un gruppo Whatsapp con le ultime notizie che i cittadini si scambiano per aggiornarsi sulla situazione.

ALLESTITA TENDOPOLI OSPEDALIERA IN VENETO
«Nella notte la Protezione civile del Veneto ha montato a scopo precauzionale 12 tende per massimo 96 posti all’esterno dell’ospedale di Schiavonia (Padova), a disposizione degli operatori sanitari e del personale medico». Lo rende noto sui propri profili social il governatore del Veneto Luca Zaia. L’intervento rientra nelle operazioni di isolamento dell’area padovana dove si è sviluppato il contagio. Sugli stessi profili anche un video che illustra le modalità per prevenire il contagio.