Coronavirus, Zaia: “In Veneto faremo tamponi a tappeto”

L?obiettivo è quello di tracciare chiunque sia positivo al Covid-19, in particolare le persone cosiddette “asintomatiche”, che non rimanendo isolate continuano a diffondere il virus.

Il Veneto, per arginare il diffondersi del coronavirus, punta al modello “tamponi a tappeto”, anche sui passanti. L’obiettivo è quello di tracciare chiunque sia positivo al Covid-19, in particolare le persone cosiddette “asintomatiche”, che non rimanendo isolate continuano a diffondere il virus. “Anche se trovo un solo positivo – spiega il governatore della Regione, Luca Zaia – significa che avrò 10 contagiati in meno”.

La strategia dei tamponi a tappeto sembra avere funzionato in Corea del Sud, dove le autorità hanno testato centinaia di migliaia di persone, anche controllando i loro spostamenti tramite i telefonini e la tecnologia satellitare. Zaia, che almeno per ora respinge le polemiche “con l’autorità centrale e le rivendicazioni di autonomia”, a Il Corriere della Sera afferma di voler pagare tutto con i soldi della Regione.

“Del bilancio mi importa poco – sostiene – vale sempre meno della vita dei miei concittadini. Non mi faccia dire che me ne frego dei soldi, ma insomma ci siamo capiti. Tutto a spese nostre“. E per far fronte alla necessità dei test che “le aziende li distribuiscono con il contagocce”, “noi li facciamo in casa”. Tgcom24