Alla fine l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha cambiato la denominazione dietro il contagio da coronavirus. Ora si tratta di una pandemia e non più di una epidemia. Per chi si sofferma sulla parola e non esplora oltre, non cambia niente, ma in realtà neanche a livello generale ci sono differenze.
Il cambio dovrebbe rendere solo più agevole in qualche modo l’invio ai paesi più colpiti dei presidi sanitari, ma in maniera minima. I poteri di tale organizzazione rimangono pochi. Può emanare direttive e inviare team nelle nazioni, ma sempre dovranno rispettare la volontà del governo locale.
Coronavirus: stiamo ufficialmente vivendo una pandemia
Le parole del direttore dell’OMS: “Ci aspettiamo un aumento del numero dei casi, delle morti e dei paesi colpiti. La definizione di pandemia non cambia la valutazione dell’OMS sulla gravità della situazione. Non cambia quel che l’OMS sta facendo, né quel che i paesi dovrebbero fare. Questa non è solo una crisi sanitaria, è una crisi che toccherà ogni settore, e richiede che ogni individuo sia coinvolto nella lotta”.
In sostanza, quello che noi dobbiamo fare rimane lo stesso degli scorsi giorni. Uscire il meno possibile ed è un cosa che non va vista come violazione dei propri diritti basilari. Lavarsi bene le mani e mantenere una distanza di sicurezza quando si è fuori, anche più di un metro. Focustech.it