Cosa dicono i risultati francesi? E quelli in Europa … di Sergio Pizzolante

Mi dicono che pensavo peggio. Molto peggio.
Mi dicono che per capire meglio le dinamiche politiche ed elettorali dovrò guardare meno le tv, per niente i talk. Sono focolai di estremismo alla ricerca e costruttori di personaggi estremi.
Due giorni fa davano per certa la vittoria della Le Pen, qualche ora fa celebravano quella di Melanchon.
Niente di tutto questo è successo.
Qualche settimana fa davano per certa la vittoria delle destre estreme alle europee.
Ha vinto il Partito Popolare.
Hanno dato spazio estremo alla propaganda di Putin che è impegnato a sfasciare l’Europa.
E i putinisti perdono quasi ovunque.
In Francia hanno perso la Le Pen e Melanchon.
Infatti.
I risultati reali.
L’Assemblea francese ha 577 deputati.
Quelli del Nfp (Nuovo Fronte Popolare) saranno 182.
Dati definiti del ministero dell’Interno.
Emmanuel Macron, Ensemble, ne ha ottenuti 168.
Rassemblement National di Marine Le Pen 143 deputati eletti.
Nel Nouveau Front Populaire, la France insoumise di Jean-Luc Mélenchon ha 74 eletti.
Il Partito socialista avrà 59 deputati e gli Ecologisti 28. Il partito comunista ha eletto 9 parlamentari e Generation 5.
I gollisti sono una cinquantina.
Non sarà facile fare un governo ma i dati dicono che le estreme saranno ininfluenti e ci sono forze responsabili di centro e centro sinistra robuste pronte a governare.
Macron è il vincitore, il suo azzardo lo ha premiato. Ha fermato la Le Pen e neutralizzato Melanchon.
Avrà il gruppo più numeroso in Parlamento.
Senza di lui nessun governo sarà possibile, alla vigilia sembrava che non sarebbe più stato possibile un governo con lui. Accipicchia.
In più è risorto un partito socialista assai bello. Con un Glucksmann che sarà protagonista nel prossimo futuro in Francia e in Europa e lontano anni luce dai Melanchon francesi ed italiani, Schlein compresa.
Un raggio di sole, come Starmer in Inghilterra.
Cosa dice ancora il risultato francese?
Dice anche dell’Italia.
Dice che in Francia la Le Pen non passa, la Meloni in Italia si.
Perché?
Perché la Meloni non è la Le Pen.
Se ne faccia una ragione la pessima sinistra italiana, quella televisiva, quella del cinema e del circo, quella delle ballerine da pride.
La Meloni è destra, con qualche cretino dentro le sezioni giovanili, ma è una destra che ha saputo ereditare il centro destra berlusconiano, che sta saldamente in Occidente, che non è antisemita, che sta in Europa e con Kiev e contro Putin. Saldamente.
Cosa che non si può dire per buona parte della sinistra italiana.
Quindi se la Meloni vince in Italia dice più della sinistra che della destra.
Bene. La settimana inizia meglio.
Sergio Pizzolante