
Da diversi giorni ormai la questione delle intercettazioni è al centro del dibattito. Se da un lato Giorgia Meloni ribadisce la fiducia in Nordio, nonostante la maggioranza appaia divisa sul tema, dall’altro lato le persone temono che questo efficace strumento di contrasto alla criminalità possa essere depotenziato, e i giornalisti sono più che preoccupati dalle implicazioni per quanto riguarda la libertà di stampa. Timori alimentati dalle dichiarazioni del Sottosegretario di Stato per la Giustizia, Delmastro, ad Agorà su Rai3, che ha affermato che al riguardo sarebbero allo studio misure sui giornali, ai quali ha prontamente risposto Lorusso, segretario generale Fnsi (il sindacato dei giornalisti) affermando che ‘Quella di imbavagliare i giornalisti è una tentazione che torna ciclicamente’.
Insomma, la questione appare davvero spinosa e controversa. Per questo ANSA e DataMediaHub hanno approfondito analizzando cosa dicano online gli italiani al riguardo. Sono state analizzate le conversazioni online (social + news online + blog e forum), negli ultimi trenta giorni, relativamente alla parola chiave ‘intercettazioni’.
Dal 24 dicembre 2022 al 22 gennaio 2023, complessivamente più di 62mila citazioni sul tema, da parte di oltre 8mila autori unici, i cui contenuti hanno coinvolto (con like + reaction + commenti e condivisioni) oltre 317mila soggetti. Il picco massimo si è registrato il 21 gennaio scorso, quando in una sola giornata vi sono state più di 10mila citazioni sulla questione.
Dall’analisi emergono fondamentalmente due filoni di discussione. Il primo è legato alle intercettazioni sulle plusvalenze della Juventus che hanno portato alla forte penalizzazione della squadra di calcio. Il secondo è invece direttamente collegato alle proposte del Ministro della Giustizia, Carlo Nordio.
In entrambi i casi vi è una connotazione fortemente negativa per quanto riguarda il sentiment, la quota di emozioni e, appunto, sentimenti negativi contenuti nelle verbalizzazioni online espresse dalle persone. Come mostra la word cloud per sentiment (rosso = negativo), la nuvola di parole con i termini maggiormente utilizzati online, ‘le intercettazioni sono indispensabili’, ‘riforma delle intercettazioni’, e ‘diritto di cronaca’ sono alcune delle tematiche sulle quali si concentra la negatività.
Il contenuto che ha generato il maggior coinvolgimento è un post del leader del M5S, Giuseppe Conte, che con un video montato mostra le tante contraddizioni di Nordio nelle dichiarazioni rilasciate nell’ultimo mese abbinandole alle dichiarazioni del Procuratore capo di Palermo, che parlando dell’arresto di Matteo Messina Denaro definisce indispensabili e irrinunciabili le intercettazioni nella lotta alla mafia. In conclusione, pare dunque che la maggioranza delle persone che si sono espresse online sulla questione siano fortemente contrarie all’ammorbidimento delle intercettazioni e alla limitazione della loro pubblicazione.
Ma il premier Meloni ribadisce la sua piena fiducia nel Guardasigilli, che ha fortemente voluto a Via Arenula e con il quale mantiene contatti quotidiani. In questo quadro, il premier Meloni e il ministro Nordio si incontreranno in settimana per definire il cronoprogramma delle iniziative necessarie a migliorare lo stato della giustizia italiana. Il Governo è determinato, infatti, a ‘portare avanti e ad attuare il programma di coalizione votato dai cittadini per dare all’Italia una giustizia giusta, veloce e vicina a cittadini e imprese”, recita una nota di Palazzo Chigi diffusa ieri. Un quadro certamente complesso.
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