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(ANSA) – MILANO, 05 FEB – Ha riavuto i suoi libri e i suoi
scritti Alfredo Cospito, da lunedì scorso in cella nel centro
clinico del carcere milanese di Opera per via delle sue
condizioni fisiche dovute allo sciopero della fame che sta
portando avanti da 109 giorni per protestare contro il 41bis.
Condizioni che se dovessero peggiorare renderanno necessario il
suo trasferimento nel reparto di medicina penitenziaria
dell’ospedale San Paolo. Gli appunti, in cui ha messo nero su bianco alcuni suoi
pensieri, e i libri che aveva con sé quando è arrivato
dall’istituto di massima sicurezza Bancali di Sassari, da quanto
si è saputo, gli sono stati restituiti l’altro ieri o
addirittura giovedì dopo un ‘controllo’ da parte degli agenti di
polizia penitenziaria per via della censura prevista dalla
normativa. Intanto lui prosegue a rifiutare cibo e integratori e ad
andare avanti ad acqua e sale e zucchero. Scelta che rende
sempre più concreta l’ipotesi di un ricovero ospedaliero che
avverrà quando i medici del Servizio di Assistenza Integrata,
ossia il centro clinico di Opera, stabiliranno che il suo quadro
clinico richiede un monitoraggio e un’assistenza che il carcere
non può assicurare. Inoltre è sempre convinto di far valere la
sua volontà, in caso di un peggioramento, di non essere
alimentato artificialmente. (ANSA).
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