
Annullare il 41 bis ad Alfredo Cospito, l’anarchico che sta facendo lo sciopero della fame per protestare contro questa misura. E’ questa la richiesta che la procura generale della Cassazione ha presentato in vista dell’udienza della Suprema Corte del prossimo 24 febbraio, secondo quanto riportato in due articoli della Stampa e di Repubblica.
Il 24 febbraio la Corte di Cassazione dovrà pronunciarsi sul ricorso, presentato dalla difesa dell’anarchico, contro la decisione del tribunale di sorveglianza di Roma di confermargli il regime del carcere duro. La Stampa scrive che la procura generale riterrebbe il 41 bis a Cospito superato dagli eventi e che la richiesta di revocarlo è contenuta nel testo della requisitoria depositato martedì scorso.
Le condizioni dell’anarchico intanto preoccupano i medici: pesa 71 chili ed è a rischio di edema cerebrale e aritmie cardiache potenzialmente fatali, ha riferito il medico di parte all’avvocato Flavio Rossi Albertini. Cospito, 55 anni – che per protesta sta facendo uno sciopero della fame da 115 giorni ed ora rifiuta anche gli integratori – ieri pomeriggio è stato trasferito dal centro clinico del carcere di Opera al reparto di medicina penitenziaria dell’ospedale San Paolo di Milano.
Intanto, sono stati tutti denunciati per vari reati relativi all’ordine pubblico gli undici anarchici che ieri erano stati portati in questura dopo gli scontri del pomeriggio durante il corteo a Milano in solidarietà con Alfredo Cospito. Durante gli scontri, sei poliziotti erano rimasti feriti.
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