Costituente socialista. Bufera nei democratici

Nps punta il dito in particolare sulla corrente Morganti, che a suo dire si muoverebbe “con l’intento di creare
un clima artatamente ostile ad un progetto politico di grande prospettiva”.

Il perdurare di questo atteggiamento potrebbe spingere a breve il partito di Casali a inviare un perentorio ultimatum al Psd.
Insomma per i Democratici si avvicina il tempo delle scelte. Ciò che infatti ha infastidito i compagni e soprattutto il Nuovo Ps, è il repentino cambio di atteggiamento avuto dai Democratici negli ultimi mesi, dopo
che gli stessi non avevano in precedenza manifestato alcun dissenso sia sul progetto che sul nome.
E’ il caso di Tonino Carattoni, che nei giorni scorsi ha esternato su Tribuna le proprie perplessità sulla
costituente e sull’adesione al partito socialista.
Eppure lo stesso Carattoni è stato uno dei redattori del manifesto dei principi e dei valori – insieme tra l’altro a Volpinari e Felici – dove ha contribuito in prima persona a formulare alcuni passaggi fondamentale, come
quello che riporta la volontà dei firmatari di dare vita a un nuovo inizio del partito socialista.
Le parti coinvolte nel progetto dicostituente, trovano quindi contraddittorio che chi, non solo ha partecipato ai lavori per il manifesto ma ha anche fornito indicazioni importanti, ora non voglia  più aderire al partito
socialista.
Perplessità che gli interlocutori muovono anche a Mauro Chiaruzzi, che dopo aver votato il manifesto ne
ha preso poi le distanze con un intervento apparso su Tribuna.

La Tribuna