Covid: a Roma primo volo Cina dopo la ripresa dei test

È atterrato questa mattina, alle 5.44, all’aeroporto di Fiumicino, il volo da Chongqing, della compagnia Hainan Airlines.

Si tratta del primo volo arrivato dalla Cina allo scalo romano, dopo la decisione di ieri, da parte dell’assessorato alla Salute della Regione Lazio, di riprendere i test anti Covid per i passeggeri provenienti dalla Cina, e dopo che il ministro della Salute Schillaci ha disposto l’obbligatorietà dei tamponi antigenici obbligatori per tutti i passeggeri provenienti dalla Cina ed il transito in Italia.

I test allo scalo romano per i viaggiatori, subito dopo lo sbarco, in un’area dedicata e non accessibile a persone non autorizzate. A metà pomeriggio è previsto l’arrivo di un altro volo dalla Cina, proveniente da Hangzhou ed operato dalla compagnia Air China, ed in serata il terzo ed ultimo volo della giornata, da Wenzhou, con la compagnia China Eastern Airlines.

Nel corso della sua conferenza stampa di fine anno, intanto, la premier Giorgia Meloni ha sottolineato che ci si è subito attivati e che la situazione è sotto controllo, ma sono utili tamponi e mascherine. 

“Per quanto accaduto in Cina ci siamo mossi immediatamente in coerenza con quello che abbiamo chiesto in passato: Abbiamo disposto il tampone per tutti quelli che vengono dalla Cina, ma è efficace se viene presa da tutta l’Ue. Per cui abbiamo scritto a Bruxelles. Ci aspettiamo che l’Ue voglia operare in questo senso. Abbiamo bisogno di capire se quello che sta arrivando è coperto dai vaccini o no. Sinora s’è rivelato solo Omicron. In questo momento dovrebbe essere tranquillizzante. Il caso cinese lo dimostra: lavoro su responsabilità e non coercizione : situazione abbastanza sotto controllo”.

Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, riferirà intanto in Aula al Senato alle 15.30 sul Covid. Ieri le opposizioni avevano chiesto una sua informativa anche alla luce dell’ordinanza sui tamponi obbligatori per chi arriva dalla Cina.

Via ai tamponi negli aeroporti con l’ordinanza del ministro della Salute Schillaci in vigore dal giorno della pubblicazione in Gazzetta fino al 31 gennaio 2023. Chi entra in Italia dalla Cina dovra’ presentare la certificazione di essersi sottoposti, nelle 72 ore antecedenti l’ingresso nel nostro Paese, ad un test molecolare, o, nelle 48 ore antecedenti, ad un test antigenico. Obbligo di sottoporsi ad un test antigenico al momento dell’arrivo in aeroporto, o se non fosse possibile entro 48 ore. In caso positività obbligo di sottoporsi immediatamente al test molecolare per il sequenziamento e isolamento fiduciario con test finale.

A condizione che non insorgano sintomi di COVID-19, si legge nell’ordinanza, le disposizioni non si applicano “ai minori di sei anni, ai membri dell’equipaggio e al personale viaggiante dei mezzi di trasporto di persone e merci, ai funzionari e agli agenti, comunque denominati, dell’Unione europea o di organizzazioni internazionali, agli agenti diplomatici, al personale amministrativo e tecnico delle missioni diplomatiche, ai funzionari e agli impiegati consolari, al personale militare, compreso quello in rientro dalle missioni internazionali, e delle Forze di Polizia, al personale del Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica e dei Vigili del fuoco nell’esercizio delle loro funzioni”.

    
   


Fonte originale: Leggi ora la fonte