(ANSA) – LISBONA, 28 NOV – Con quattordici assenti a causa
del Covid, il club portoghese del Belenenses ieri è stato
costretto a schierare una squadra composta da soli nove
giocatori per affrontare in campionato il Benfica, una partita
già definita della “vergogna”, interrotta poco dopo
l’intervallo.
“E’ stato un peccato giocare qui stasera”, ha detto in
conferenza stampa Rui Pedro Soares, presidente del Belenenses,
dopo aver reso omaggio alla dignità dei suoi “che sono stati
costretti a giocare”. Allo stadio Nacional di Lisbona, la
squadra del distretto di Belem si è trovata in una situazione
grottesca. Oltre ai tanti giocatori positivi, mancavano
l’allenatore e diversi membri dello staff tecnico. Assenze che
hanno costretto il Belenenses a schiarare diversi giovani della
primavera, oltre ad un portiere come improvvisato esterno.
Risultato, un gol incassato al primo minuto e 7-0 per il Benfica
alla fine del primo tempo.
Dopo l’intervallo sono tornati in campo solo sette giocatori
del Belenenses ed uno si è subito infortunato. A questo punto
l’arbitro è stato costretto a dichiarare la fine della partita
al 48′ in quanto la regola stabilisce che la partita non può
continuare “se una delle due squadre schiera meno di sette
giocatori”. “E’ una pagina nera per il calcio portoghese” ha
detto Rui Costa, presidente del Benfica, aggiungendo che il suo
club, “proprio come i Belenenses, è stato costretto a giocare”
dalla Lega. (ANSA).
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