Covid: Cina, bloccata area intorno a mega fabbrica iPhone

La Zhengzhou Airport Economy Zone, che ospita il più grande stabilimento di produzione di iPhone di Apple di proprietà del contractor Foxconn, ha dichiarato l’imposizione immediata di un lockdown fino al 9 novembre negli sforzi per contenere la diffusione di un focolaio di Covid-19. A tutti i residenti della zona sarà impedito di uscire, mentre solo i veicoli autorizzati potranno circolare, secondo un avviso delle autorità locali. La nota non specifica l’applicazione delle misure possano a Foxconn, il cui impianto ha funzionato nelle ultime settimane tra il malcontento dei lavoratori per la stretta anti-Covid.

   Le autorità cinesi hanno imposto il blocco a 600.000 persone nell’area che circonda la più grande fabbrica al mondo di iPhone, interessata nei giorni scorsi da fughe di massa dei lavoratori terrorizzati dall’idea di doversi
sottoporre a nuove ed estenuanti quarantene. Tutti, tranne i volontari per la prevenzione del Covid e i lavoratori essenziali, “non devono lasciare le loro residenze se non per ricevere test Covid e cure mediche di emergenza”, hanno riferito i funzionari della zona economica dell’aeroporto di Zhengzhou, nella Cina centrale, in una lunga nota postata sull’account uffiiciale WeChat.

   Alcuni dipendenti, tra altro, si sono sfogati sui social per le precarie condizioni di vita, decidendo di abbandonare l’impianto a piedi dopo aver sfondato le barriere di contenimento. Foxconn, in passato, ha dichiarato  che il campus di Zhengzhou, capoluogo dell’Henan, può impiegare fino a 300.000 lavoratori.  


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