
(ANSA) – PECHINO, 25 APR – La Cina non richiederà più ai
viaggiatori in entrata di fornire un risultato negativo del test
Pcr (reazione a catena della polimerasi) per verificare
l’infezione al Covid-19, eliminando un requisito che ha frenato
le visite da quando il Paese ha rotto l’isolamento a inizio 2023
dopo tre anni di chiusura per contenere la pandemia,
abbandonando requisiti come la quarantena.
Da sabato 29 aprile, i viaggiatori – come autocertificazione
– potranno invece mostrare i risultati negativi al test
antigenico rapido mentre le compagnie aeree non saranno tenute a
verificare la prova, ha annunciato oggi la portavoce del
ministero degli Esteri Mao Ning, nel briefing quotidiano. La
misura amplia la portata di quelle adottate nelle scorse
settimane che aveva interessato in modo mirato Paesi come la
Nuova Zelanda e la Malesia. La decisione di eliminarlo del tutto
arriva mentre i viaggi in entrata e in uscita dalla Cina si
stanno riprendendo a un ritmo lento: il numero di voli
internazionali nel primo trimestre 2023 è stato appena il 12,4%
dei livelli del 2019, secondo l’agenzia dell’aviazione civile.
Il requisito del test Pcr era stato mantenuto in parte perché
altre nazioni stavano testando i passeggeri dalla Cina a causa
dei timori di nuove varianti dopo che la massiccia ondata di
infezione di fine 2022 aveva visto fino a 37 milioni di
contagiati al giorno. I controlli aggiuntivi negli altri Paesi,
nel frattempo, sono caduti, mentre restano deterrenze tra cui le
tariffe aeree ancora alte per la Cina, la capacità limitata
delle compagnie aeree e ilpesante arretrato accumulato per
l’approvazione di passaporti e visti da parte delle autorità di
Pechino. (ANSA).
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