
“Non abbiamo alcuna risposta alle dichiarazioni del portavoce del ministero degli Esteri cinese. Prendiamo le misure che riteniamo giustificate in linea con l’evoluzione della situazione in Cina. Si basano sulle discussioni tra i nostri esperti e scienziati, ma ora sono soggette a una decisione che dovrà essere discussa dagli Stati membri”. Lo ha detto la portavoce della Commissione Ue Dana Spinant nel corso del briefing quotidiano con la stampa, interpellata sul fatto che ieri il ministero degli Esteri cinese
ha parlato di contromisure sul principio di reciprocità, sull’ipotesi di test Covid per chi arriva in Ue dalla Cina.
Anche il governo francese si schiera con decisione a favore dei test. La ripresa dell’epidemia da Covid-19 suscita “timori legittimi”. I tamponi ai passeggeri dei voli provenienti in Francia dalla Cina verranno effettuati “senza esitazioni”, ha detto il portavoce dell’esecutivo, Olivier Véran, in occasione del primo consiglio dei ministri del 2023 a Parigi. Già ieri la premier Elisabeth Borne aveva detto che la Francia continuerà ad effettuare i test nonostante le critiche di Pechino.
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