Un grazie che per la sanità regionale vale doppio. La Nazionale italiana di calcio torna infatti in Emilia-Romagna, quattro mesi dopo la visita – lo scorso 15 novembre – al Core, il polo onco-ematologico dell’Ospedale di Reggio Emilia, per incontrare il personale sanitario dell’Ospedale Maggiore di Parma.
E portare, con la consegna simbolica di una maglia numero 10 personalizzata con il ‘nome’ “Il Maggiore”, il ringraziamento degli Azzurri ai professionisti e agli operatori della sanità: per l’impegno, la dedizione e lo sforzo straordinario che loro, assieme a tutti i sanitari dell’Emilia-Romagna e d’Italia, continuano a garantire per l’assistenza ai pazienti Covid ma anche per la tenuta di tutto il sistema di cura.
Un appuntamento che fa seguito alla partita di ieri sera, con la Nazionale che allo Stadio Ennio Tardini di Parma nel match contro l’Irlanda del Nord ha iniziato il cammino per le qualificazioni ai Campionati Mondiali di Qatar 2022.
In rappresentanza degli Azzurri, una delegazione della Federazione Italiana Giuoco Calcio guidata dal suo presidente, Gabriele Gravina, e accolta dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e dal sindaco di Parma, Federico Pizzarotti. A fare gli onori di casa durante l’incontro – che si è svolto all’aperto, nel pieno rispetto delle regole di sicurezza, ed è stato moderato dal vicedirettore di Rai Sport, Enrico Varriale – il direttore generale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Parma, Massimo Fabi, nelle cui mani è stata consegnata la maglia, e il direttore del Dipartimento Chirurgico generale e specialistico dell’Aosp, Paolo Del Rio.
L’attività di robotica chirurgica dell’Ospedale di Parma
Il robot chirurgico entra nel comparto operatorio dell’Ospedale Maggiore di Parma a metà novembre 2019 e diventa subito operativo con il primo intervento eseguito dall’equipe chirurgica della struttura di Urologia su un paziente di 64 anni affetto da neoplasia prostatica.
La tecnica robotica rappresenta l’evoluzione naturale della chirurgia mini-invasiva laparoscopica, tecnica da lungo tempo utilizzata presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma,centro di riferimento e formazione universitaria in ambito chirurgico. A distanza di oltre un anno le strutture che hanno eseguito interventi di chirurgia robotica sono Urologia (61,8% su 178 prestazioni totali), Chirurgia toracica (33,7%) e Clinica chirurgica generale (4,5%). I progetti futuri sono l’implementazione dell’attività della clinica chirurgica generale in tutte le sue linee di patologia, la chirurgia robotica ginecologica e la chirurgia pediatrica. Ulteriore sviluppo l’apertura della collaborazione robotica con le chirurgie del territorio.
Il sistema robotico Da Vinci (v. allegato) consente al chirurgo, seduto ad una console, di manovrare a distanza quattro bracci robotici che migliorano i gesti umani garantendo una visione 3D e immersiva del campo operatorio, con la possibilità di raggiungere aree anatomiche difficili.Il robot ha comportato un investimentodi 2.778.000 euro sostenuto da fondi Aziendali e da una donazione di 1 milione di euro di Fondazione Cariparma.
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