Roma, 25 novembre- “A causa delle misure contenute nell’ultimo dpcm e delle limitazioni nella circolazione, nelle zone rosse e arancioni assistiamo a una totale chiusura del Governo nei confronti dell’attività venatoria che non trova riscontri di natura scientifica, visto che la caccia è un’attività che si pratica in quasi totale isolamento e in spazi ampi e lontani dai centri abitati. Ciò risulta in contrasto con misure vigenti in altri Paesi Ue.
Abbiamo chiesto al governo di venire incontro alle esigenze di una categoria fondamentale per l’ambiente, la sostenibilità e la gestione della fauna selvatica, attraverso misure di natura economica per la riduzione della tassa di concessione regionale e per le quote versate agli enti gestori, valutando anche l’opportunità di regolamentare il prelievo venatorio in maniera più organica”.
Lo afferma in una nota il deputato della Lega Jacopo Morrone, firmatario di un’interrogazione al governo sul tema.
Ufficio Stampa Lega Romagna