
“Resteranno scolpite nelle nostre menti le terribili immagini dei camion militari che portano via i feretri di tante persone morte a causa del virus, persone che in molti casi ci hanno lasciato senza il saluto dei familiari, senza una preghiera al loro funerale. Non le dimenticheremo. Rappresentano un monito permanente. Un appello severo e non effimero alla responsabilità. Celebrare qui l’assemblea dell’Anci vuol dire consapevolezza delle lezioni derivanti dalla pandemia”. Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella parlando all’assemblea nazionale dell’Anci a Bergamo, l’Assemblea nazionale dell’associazione che raduna i Comuni italiani. In sala oltre ai sindaci da tutta Italia, al presidente dell’Anci Antonio Decaro, anche il ministro degli Affari regionali e della Autonomie, Roberto Calderoli, e il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.
La pandemia “ha dimostrato che società e istituzioni possono vincere solo nella chiarezza di obiettivi e valori comuni. I Comuni sono stati fondamentali strumenti in questa impresa che ha saputo alzare la soglia della protezione sociale, accanto ai medici, alle donne e agli uomini impegnati nei servizi essenziali e nella sicurezza. Stato, Regioni, Comuni, Province, hanno saputo fare squadra, affermando l’unità della Repubblica, con una mirabile capacità di ricomposizione e intesa nella conduzione dell’emergenza. Ci siamo resi conto del ruolo della scienza”, ha detto ancora il capo di Stato.
“Il modo con il quale sapremo utilizzare e mettere a frutto le risorse rese disponibili dalla Ue condizionerà una parte del futuro, non solo del Paese, ma dell’intero continente. Il Pnrr è un appuntamento che l’Italia non può eludere. Abbiamo l’opportunità di colmare ritardi strutturali, per rafforzare strategie di sviluppo sostenibile, per ammodernare la P.A. per allungare il passo nell’innovazione, per potenziare il welfare. C’è la possibilità di ridurre i propri squilibri interni, di stare al passo con i tempi, di accelerare nelle transizioni ecologica e digitale”, ha aggiunto.
“I Comuni sono l’Italia. Sono la Repubblica, come recita l’art.114 della Costituzione. I quasi 9 mila Comuni adempiono, con identica dignità e impegno, alla responsabilità di sostenere le nostre comunità, offrendo servizi di carattere universale. La Costituzione sancisce il principio di uguaglianza per i cittadini e, naturalmente, vale per i Comuni, che devono essere messi tutti in condizione di adempiere ai compiti loro affidati, per poter concorrere a realizzare il principio costituzionale della pari dignità dei cittadini”, ha detto. “Il mio augurio è che la “voce del Paese” che ambite interpretare possa sempre esprimersi in modo compiuto e trovare ascolto. A conferire autorevolezza sarà la capacità di tenere fede ai decisivi impegni assunti in questi tempi difficili. Punti fermi sono la garanzia dei diritti dei cittadini, che al Nord come nel Mezzogiorno, nelle città come nei paesi, nelle metropoli come nelle aree interne, devono poter vivere la piena validità dei principi costituzionali”.
“Oggi una guerra in Europa, provocata dall’aggressione della Russia, ci sta facendo ripiombare nel timore di un incubo che pensavamo non potesse più ripresentarsi. Una guerra contrassegnata da atroci crudeltà e dall’intenzione di tenere milioni di persone al buio e al freddo d’inverno. Di fronte a questi misfatti la Ue ha reagito con compattezza, assicurando solidarietà all’Ucraina e alla sua resistenza. Una reazione importante, che ha come orizzonte la costruzione di una pace giusta e necessaria, capace di restituire a quel Paese la piena indipendenza violata”, ha concluso. La pace è un “valore irrinunciabile, come emerge sempre più in questi mesi che vedono, oltre alla guerra in Ucraina, la distruzione delle attese di libertà degli afghani e la coraggiosa lotta delle donne e dei giovani dell’Iran per la liberta’, i diritti e i valori dell’umanità”
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