
(ANSA) – ROMA, 14 SET – Un’avvocata e un medico rilasciavano
false certificazioni di esenzione all’obbligo vaccinale. Per
questo stamani i Carabinieri del Nas di Latina hanno dato
esecuzione a un’Ordinanza di applicazione di due misure
cautelari (uno agli arresti domiciliari e una interdittiva del
divieto di esercizio della professione medica per la durata di
un anno) emesse dal G.I.P. del Tribunale di Velletri
rispettivamente nei confronti di un’avvocata del Foro di Latina
e di un medico di medicina generale in convenzione con l’ASL
Roma 6-distretto di Ardea-Pomezia, in quanto indagati in
concorso per falsità ideologica in atti pubblici.
Le indagini – coordinate dalla Procura della Repubblica di
Velletri – sono state avviate a marzo 2022 dai militari del
Nucleo Antisofisticazioni e Sanità pontino nell’ambito di
attività informativa d’iniziativa.
Le verifiche svolte sul rilascio di false certificazioni di
esenzione all’obbligo vaccinale hanno fatto emergere un radicato
e diffuso sistema illecito in cui un medico di medicina generale
si prestava a rilasciare falsi certificati di esenzione alla
vaccinazione per covid-19 – in violazione dei propri doveri e in
assenza delle necessarie condizioni cliniche documentate – su
richiesta di numerose persone che intendevano proseguire la
propria attività lavorativa senza ottemperare all’obbligo
vaccinale impostogli.
Le investigazioni condotte hanno permesso di accertare che
nell’attività illecita il sanitario si avvaleva della complicità
di un’avvocatessa del foro di Latina, la quale – dietro il
pagamento di somme in denaro – gli procacciava pazienti,
interessati al rilascio dei certificati di esenzione allo scopo
di non incorrere nella prevista sospensione dal lavoro,
emettendo per le somme ricevute (pari a euro 150 circa a
persona) false fatture con cui attestava prestazioni di
consulenza legale di fatto mai effettuate.
Il procedimento è attualmente pendente in fase di indagini e
l’effettiva responsabilità dei destinatari delle misure
cautelari saranno vagliate nel corso del successivo processo.
(ANSA).
—
Fonte originale: Leggi ora la fonte