
(ANSA) – ROMA, 23 OTT – “È legato a doppio filo al benessere
della gente e tiene in piedi un comparto, quello dell’industria
sportiva, attorno alla quale gravitano migliaia di famiglie. Lo
sport è tutt’altro che sacrificabile. La politica dovrebbe
difenderlo, anziché imporre stop o ultimatum”. Assosport,
l’Associazione nazionale fra i produttori di articoli sportivi,
lancia l’allarme. “Ogni attività – per chi ci vive – è
essenziale. Nessun settore è superfluo, se tiene in vita intere
famiglie”, aggiunge. Luca Bettini, presidente del gruppo
Assofitness, che in Assosport riunisce le aziende italiane di
fitness, ceo e founder di Kwell dice: “L’ultimatum del premier
agli operatori delle palestre ha rappresentato una vera mazzata,
in un momento delicato. Per le imprese legate alle palestre,
settembre e ottobre rappresentano in genere i mesi della
raccolta dei nuovi ordini che arrivano dagli operatori che
riassortiscono o rinnovano il parco macchine, forti dei nuovi
abbonamenti. Quest’anno il calo registrato dalle palestre in due
mesi è sul 30-40% e l’eco delle ricadute economiche dell’ammanco
si è avvertita”.
“Gli scenari all’orizzonte sono preoccupanti. Per questo
dico: ben vengano – il commento di Bettini – nuovi protocolli e
ogni misura che tuteli la salute dei cittadini, che è
prioritaria e che nessuno mette in discussione, purché siano
inseriti all’interno di un disegno strategico”. “L’estate aveva
portato con sé segnali di ripresa dei consumi, ma assistiamo già
ad un’inversione di tendenza. Oggi sono in frenata in Italia e
in tutti i principali mercati europei – aggiunge Gianluca
Pavanello, chief executive officer di Macron -. Al pari della
scuola e al netto delle necessarie precauzioni da adottare per
salvaguardare la salute, trovo che sia importante per i nostri
ragazzi dare continuità alle attività sportive”. “Per le nostre
aziende un nuovo lockdown – la sintesi del nuovo presidente
designato di Assosport, Anna Ferrino, ad di Ferrino & c. spa –
sarebbe impossibile da sopportare. L’impatto sull’occupazione
sarebbe uno tsunami. La politica ha davanti una sfida ardua:
garantire la continuità delle attività economiche nella massima
sicurezza”. (ANSA).
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