
(ANSA) – REGGIO EMILIA, 12 FEB – Uno spray che sarebbe in
grado di eliminare virus e batteri sulle superfici per un
periodo fino a cinque anni. È la soluzione sviluppata dalla
Nanoprom Chemicals, azienda chimica e biomedicale di
Casalgrande, nel Reggiano, che ha testato il prodotto anche
sulla famiglia dei coronavirus umani, sottolinea, con risultati
promettenti.
BV-Stop, si chiama lo spray, con le lettere ‘B’ e ‘V’ che
stanno per ‘batteri’ e ‘virus’. Un prodotto pensato per tutti
quei luoghi le cui superfici sono a rischio per la presenza di
agenti patogeni, dalle sale operatorie alle scrivanie
dell’ufficio, dal telefonino al volante dell’auto.
“Si tratta di un prodotto a base acquosa realmente innovativo
– spiega Gian Luca Falleti, fondatore e titolare di Nanoprom –
In primo luogo, per l’obiettivo che raggiunge nell’immediato: i
test che abbiamo condotto in laboratorio, con il supporto del
Tecnopolo di Mirandola”, nel Modenese, “indicano che, a 24 ore
dalla sua applicazione, in laboratorio, riduce del 99,99% i
batteri inoculati sulla superficie trattata, rispetto alla
superficie non trattata. Anche i test sui virus appartenenti
alla famiglia dei coronavirus umani hanno dato ottimi risultati,
mostrando dopo solo due ore un abbattimento della carica virale,
nei test in laboratorio, di oltre il 90%”. La sostanza testata
sarebbe incolore e inodore, “non lascia nemmeno tracce umide o
di unto una volta applicata”. I dati più interessanti,
sottolinea Falletti, sono quelli sulla durata nel tempo
dell’azione dello spray: “Abbiamo testato la permanenza di
BV-Stop simulando lavaggi settimanali con i detergenti
industriali più aggressivi – spiega il titolare dell’azienda –
Abbiamo rilevato che la sua efficacia si mantiene
sostanzialmente inalterata per almeno 300 diversi passaggi. I
test di laboratorio, suggeriscono che BV-Stop fornisce una
protezione contro virus e batteri fino a cinque anni dalla sua
prima e unica applicazione”.
Il prodotto sarà disponibile a breve sul mercato di larga
scala. Ci sono già aziende pronte a utilizzarlo. La prima è la
Sitcar Italia, azienda produttrice di autobus a Formigine, nel
Modenese. (ANSA).
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