Crazy Love, sequestrati al gestore Nicola Monaco due appartamenti per 350mila euro

crazylove5-500x230Gli hanno sequestrato due appartamenti del valore complessivo di 350mila euro. Il provvedimento di sequestro preventivo è stato disposto dal gip del tribunale di Rimini su richiesta della Procura e messo in esecuzione dai carabinieri del Nucleo investigativo . Gli immobili, entrambi situati in pieno centro, sono riconducibili a un 68enne riminese, Nicola Monaco, fondatore del ‘Crazy Love’, il noto night club, che nell’aprile dello scorso anno era stato arrestato, nell’ambito dell’operazione, sempre dei carabinieri, «Afrodite», con l’accusa di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Nel corso di quest’ultimo anno gli accertamenti sono continuati.
Stavolta però gli inquirenti hanno voluto addentrarsi sull’aspetto patrimoniale della vicenda. Così, confrontando le movimentazioni bancarie con le proprietà è emersa, secondo l’accusa, una sproporzione tra i redditi dichiarati e i beni posseduti. In più alcune proprietà sarebbero state intestate fittiziamente ad altri. Da qui la richiesta del pubblico ministero di mettere sotto sequestro preventivo due appartamenti che erano riconducili, però all’indagato Nicola Monaco.
Aveva suscitato grande clamore nell’aprile del 2015 l’inchiesta «Afrodite» quando Squadra Mobile e carabinieri del reparto operativo avevano infilato le manette al gestore, a suo nipote, che era anche il barman del night. Aveva, invece, avuto solo l’obbligo di dimora un cameriere riminese di 42 anni, ritenuto il fanalino di coda.
Stando alla ricostruzione fatta dagli investigatori, che fino ad allora avevano lavorato su due diversi filoni e su diverse segnalazioni, sarebbe stata dalla prostituzione il gettito maggiore di entrate. Erano oltre 30 le ragazze che, con contratto di ballerine-intrattenitrici, gravitavano nel night. Stando alle accuse, oltre al lavoro nel locale, avrebbero dovuto garantire prestazioni sessuali ai clienti che ne facevano richiesta. E a gestire ogni movimento, sempre stando a quanto emerso da intercettazioni e indagini, sarebbe stato proprio Monaco, lo storico gestore del night club. Finito poi il 4 aprile dell’anno passato agli arresti domiciliari con l’accusa di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. E ieri, per lui, è arrivato anche il sequestro preventivo di due appartamenti. Il Resto del Carlino