
S&P Global Ratings ha messo sotto osservazione il rating del gruppo Credit Suisse “con risvolti positivi” e ha abbassato il rating sugli strumenti di capitale ibridi AT1 emessi da Credit Suisse Group AG a ‘C’ da ‘B’ e ‘B+’ dopo l’accordo per la fusione con Ubs. Se andrà a buon fine i rating verranno equiparati a quelli di Ubs.
“Riteniamo che il gruppo UBS sia materialmente più forte del gruppo Credit Suisse. L’acquisizione andrà quindi a vantaggio della società stabilizzando il suo franchising, nonché il suo finanziamento e la sua liquidità. Dovrebbe anche promuovere un rafforzamento degli standard di governance e di gestione del rischio di Credit Suisse” spiegano gli analisti.
Nell’ambito dell’operazione la FINMA ha stabilito che il capitale AT1 del Credit Suisse sarà azzerato. L’importo nominale aggregato di questi strumenti è di circa 16 miliardi di franchi.
“Di conseguenza, abbiamo abbassato le nostre valutazioni su di loro a “C”. A nostro avviso, il default su questi strumenti è una certezza virtuale e prevediamo di abbassare i rating di emissione a “D” una volta confermata l’attuazione della svalutazione” aggiungono.
Anche Moody’s ha messo i rating di Credit Suisse sotto osservazione per un possibile rialzo mentre erano monitorati per essere tagliati. La decisione segue l’annuncio che il secondo gruppo bancario svizzero sarà acquistato da Ubs.
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