Criminal Minds parte il processo. Marco Bianchini, Karnak, alla sbarra.

bianchini_karnakTRIBUNALE L’IMPRENDITORE SAMMARINESE È ACCUSATO DI CORRUZIONE ED ESTORSIONE: IL 16 LUGLIO LA DECISIONE DEL GIP
Criminal Minds, parte il processo: Bianchini alla sbarra
AL VIA l’udienza preliminare per ‘Criminal Minds’, l’inchiesta della polizia tributaria della Guardia di finanza di Rimini che portò all’arresto di Marco Bianchini. Corruzione, calunnia, divulgazione di segreto d’ufficio, violenza ed estorsione e ricettazione i reati per cui a vario titolo devono rispondere 11 persone, tra cui il noto imprenditore, e tre società tra cui la Biholding spa con sede a San Marino, azienda leader nelle forniture per ufficio, la finanziaria sammarinese Fingestus società anonima, e la Cio investigazioni spa, con sede a San Marino. L’udienza davanti al gip, che dovrà decidere sui rinvii a giudizio chiesti dalla Procura, è stata segnata da una lunga lista di eccezioni preliminari, tra cui l’ammissione di alcune prove documentali. Quasi tutte respinte dal giudice. Secondo le accuse Marco Bianchini, oggi presente in aula, e alcuni suoi stretti collaboratori come il faccendiere romano Riccardo Ricciardi, il finanziere Enrico Nanna, un agente di polizia riminese, l’investigatore privato Salvatore Vargiu, tra gli anni 2008 e 2009 avevano ‘acquistato’ informazioni riservate sulla concorrenza e sui dipendenti dell’azienda per favorire gli affari del gruppo Biholding. Tra queste condotte si inserisce anche la ricettazione di denaro proveniente dal fallimento di una società di Ancona attraverso la finanziaria e un’estorsione ai danni di un imprenditore italiano. Bianchini, ex presidente della Bi-Holding, il gruppo che controlla anche la Karnak, colosso nelle forniture di materiale per ufficio, era stato arrestato il 16 gennaio 2012, a San Marino, a cui era seguita l’estradizione in Italia. L’udienza di ieri è stata aggiornata al 16 luglio, quando si discuterà dei rinvii a giudizio e dei riti processuali.