Proseguono le dichiarazioni ad effetto che scatenano, all’interno di San Marino, l’indignazione e la condanna indiscriminata, senza processo, “dei colpevoli”.
La colpevolizzazione indiscriminata determina il venir meno della fiducia nelle Istituzioni da parte dei cittadini creando una netta divisione fra la popolazione che è contro producente alla risoluzione di qualsiasi problematica.
Certamente le affermazioni del Colonnello della Guardia di Finanza, Enrico Cecchi, e il Procuratore Capo di Rimini, Dott. Paolo Giovagnoli, entrambi ottimi servitori dello Stato Italiano, rivelano alcune verità.
La verità che il criminale esiste in tutti i Paesi, non dipende dalla Nazionalità, dal colore della pelle o dall’essere maschio o femmina, un criminale rimane un criminale in ogni Stato.
Quello che non convince sono i modi e i termini utilizzati.
La presenza delle organizzazioni criminose a Rimini e in Romagna non è certo dovuta alla vicinanza con San Marino, anzi San Marino ne ha subito e ne subisce invece le conseguenze.
Fin dagli anni ’60 la Romagna è stata terra di “confino”, provate a verificare quanti malavitosi sono stati inviati in Romagna al soggiorno obbligato …… sicuramente hanno mantenuto stretti contatti con le famiglie di appartenenza ed hanno radicato una nuova attività criminosa in questa terra.
Quale migliore terra di conquista dove, nel periodo estivo, si radunano milioni di turisti e tutto può passare inosservato?
Quale migliore opportunità per taglieggiare una miriade di piccole imprese a carattere famigliare?
Le dichiarazioni ad effetto non vorrei fossero altro che la continuazione del famigerato disegno di distruzione mediatica della Repubblica di San Marino.
Se proviamo a leggere bene le dichiarazioni troviamo che oggi le cose sono cambiate, ma si fa riferimento a situazioni accumulate negli anni, trasmesse all’opinione pubblica come se fossero il presente.
Invece di plaudere alla svolta si continua ad accusare, colpevolizzare ed accanirsi, sintomo questo che la collaborazione avanzata da San Marino non è ancora negli obiettivi della Repubblica Italiana.
Cerchiamo di tenere gli occhi aperti, di non strapparci le vesti per i contenuti espressi, che comunque devono essere verificati ed eventualmente stroncati, ma cerchiamo anche con preoccupazione e con la giusta cautela di non cadere nella trappola mediatica continuamente tesa con maestria.
Vorrei ricordare che nel mondo l’Italia è conosciuta per “Mafia, spaghetti e mandolino” e difficilmente riuscirà a togliersi questa etichetta….
San Marino, per almeno i prossimi 100 anni, sarà sinonimo di “covo di malfattori, ladri e delinquenti”, tutto a scapito delle generazioni future…
Sarei molto contento di sbagliare, ma la campagna denigratoria verso la Repubblica, posta in atto con meticolosità maniacale da lungo tempo, mi fa riflettere…..
The Joker