Criminalità in Basilicata, armi: “Canale privilegiato di approvvigionamento a San Marino” (di David Oddone)

Pubblicata l’ultima relazione semestrale (luglio-dicembre 2023) della Dia, la Direzione investigativa antimafia.

Criminalità organizzata: meno violenza, più affari e tecnologia

La criminalità organizzata è in costante evoluzione, adattandosi ai mutamenti del mondo moderno. La Direzione Investigativa Antimafia (Dia), nella sua ultima relazione semestrale, getta luce su un panorama criminale che sta attraversando una trasformazione significativa. Le mafie tradizionali sembrano ora preferire affari e corruzione alla violenza, abbracciando anche le nuove tecnologie.

Uno dei cambiamenti più evidenti nel mondo della criminalità organizzata è la diminuzione dell’uso della violenza. Le organizzazioni mafiose stanno sostituendo progressivamente la violenza con strategie più sottili, come l’infiltrazione silenziosa e l’intimidazione. Oggi, i profitti illeciti sembrano essere il principale obiettivo delle mafie, che cercano di sfruttare i capitali accumulati attraverso le loro attività tradizionali.

La Dia sottolinea che le mafie stanno ora concentrando le loro attività su settori imprenditoriali, approfittando della sofferenza economica in alcune aree e cercando di sfruttare i fondi pubblici nazionali e comunitari, come il Recovery Fund e il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Questo approccio mira sia a consolidare i legami all’interno delle organizzazioni criminali attraverso il profitto, sia a rimanere al passo con le strategie di investimento più avanzate.

Vigilanza su appalti e fondi pubblici

La Dia sottolinea l’importanza di massimizzare la vigilanza sugli appalti e sulle erogazioni pubbliche, superando l’idea che la criminalità organizzata sia confinata entro i confini nazionali. Una cooperazione internazionale più stretta è considerata essenziale per contrastare efficacemente la criminalità organizzata, data la sua capacità di adattarsi rapidamente alle trasformazioni tecnologiche e ai cambiamenti economico-finanziari globali.

Le mafie e il mondo digitale

Una delle sfide più significative che le forze dell’ordine devono affrontare è la crescente presenza delle mafie nel mondo digitale. Le organizzazioni criminali stanno cercando di penetrare il “metaverso”, le comunicazioni crittate e altre aree meno conosciute del mondo digitale. Hanno accesso a tecnologie avanzate e specialisti altamente qualificati per rimanere un passo avanti nel mondo virtuale e sul web.

Il dominio della ‘ndrangheta

La ‘ndrangheta, grazie alla sua coesa struttura e al forte radicamento territoriale, continua a essere l’organizzazione dominante nella scena criminale. Ha esteso la sua influenza ben oltre i suoi tradizionali confini, coinvolgendo molte regioni italiane e molti paesi europei, nonché continenti come l’Australia e l’America.

Cosa nostra e il controllo del territorio

Cosa nostra sembra ancora mantenere il controllo del territorio siciliano, soprattutto nelle aree economicamente fragili. La strategia di sommersione, basata sulla minimizzazione della violenza per evitare allarmi sociali, ha permesso alle mafie siciliane di arricchirsi in modo tranquillo, coinvolgendo anche le giovani generazioni.

La camorra e le imprese mafiose

La camorra, con i suoi grandi cartelli e le strutture mafiose altamente organizzate, si è evoluta in “imprese mafiose” altamente competitive che si sono infiltrate in diversi settori dell’economia legale. Queste organizzazioni sono sempre più coinvolte in attività di riciclaggio e investimento all’estero per proteggere i loro ingenti capitali illeciti.

La mafia pugliese in crescita

Le organizzazioni criminali in Puglia stanno crescendo e si stanno orientando verso modelli di “mafia degli affari.” Stanno cercando di infiltrare il tessuto economico e imprenditoriale, sfruttando capitali illeciti derivanti dal traffico di droga e praticando estorsioni.

Focus sull’Emilia Romagna

Nel corso del secondo semestre del 2022, le attività di contrasto alle organizzazioni mafiose in Emilia Romagna hanno rivelato una conferma significativa: le consorterie criminali italiane dimostrano un interesse crescente nell’infiltrare l’economia legale e la pubblica amministrazione, mantenendo un profilo basso per evitare episodi di allarme sulla sicurezza pubblica. Dall’altro lato, le organizzazioni criminali di origine straniera continuano a concentrarsi principalmente sul narcotraffico, lo spaccio di stupefacenti e lo sfruttamento della prostituzione.

Presenza delle organizzazioni mafiose di origine calabrese

La presenza delle organizzazioni criminali di origine calabrese è evidente nelle numerose operazioni di polizia volte a contrastare le cosche reggine, vibonesi, crotonesi e altre famiglie calabresi. Tali operazioni hanno coinvolto individui legati a queste organizzazioni, spesso impegnati in reati economici e finanziari, bancarotta fraudolenta, trasferimento fraudolento di valori, autoriciclaggio, usura, estorsione e reati contro la persona. Nonostante la natura principalmente economica delle loro attività, sono stati documentati anche casi di intimidazione e violenza nei confronti di imprenditori che hanno rifiutato di collaborare con la criminalità organizzata.

Infiltrazioni della ‘ndrangheta

In particolare, nel mese di ottobre 2022, le autorità locali hanno eseguito un provvedimento cautelare contro 25 persone coinvolte in attività economiche e finanziarie anomale, come investimenti immobiliari e societari sospetti. Questi individui sono stati collegati a interessi meramente commerciali ma legati a soggetti di origine calabrese e con collegamenti con famiglie della ‘ndrangheta. L’indagine ha rivelato episodi di intimidazione e minacce rivolte agli imprenditori che si sono opposti ai desideri della criminalità organizzata.

Coinvolgimento della camorra

La camorra sembra aver esteso la sua influenza in alcune aree dell’Emilia Romagna, in particolare nella provincia di Rimini. Le indagini hanno rivelato la presenza di esponenti dell’organizzazione criminale campana che, sebbene non siano altamente coinvolti nel settore imprenditoriale, mantengono un controllo violento del territorio.

Organizzazioni criminali straniere

Le organizzazioni criminali straniere in Emilia Romagna sembrano principalmente interessate al traffico di droga. Ad esempio, in provincia di Modena, le autorità hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare contro 19 persone coinvolte nello spaccio di stupefacenti, principalmente di origini tunisine e marocchine. Altri arresti e sequestri sono stati effettuati anche in altre province dell’Emilia Romagna, dimostrando l’attività costante delle organizzazioni straniere nel traffico di droga.

La Repubblica di San Marino

Molto poco riguarda il Titano nella relazione, il che rappresenta già un dato assolutamente positivo. Del Titano si parla tuttavia in relazione alla presenza criminale in Basilicata. In particolare Nell’area del Vulture-Melfese, i clan Di Muro-Delli Gatti sembrano mantenere una presenza egemonica. L’operazione “Last Mile” del luglio 2022 ha portato alla luce le attività di questo sodalizio, che ha consolidato la sua forza nel territorio attraverso l’infiltrazione nel tessuto economico e imprenditoriale e attraverso attività violente e intimidatorie contro commercianti e operatori agricoli. Questo gruppo criminale ha cercato di assumere il controllo delle attività economiche nei mercati lucani e pugliesi, con un’attenzione particolare alla raccolta e alla vendita di paglia e foraggi, impedendo la libera concorrenza di numerosi imprenditori. “Le indagini – si legge nella relazione – hanno anche comprovato la costante disponibilità di armi da parte del sodalizio, disvelando l’esistenza di un canale privilegiato di approvvigionamento a San Marino”.

 

David Oddone

(La Serenissima)

 

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