Criptovalute e pagamenti digitali: San Marino si prepara per il futuro

La Repubblica di San Marino entra nel mondo dei pagamenti digitali con una sorta di bitcoin che si chiamerà Titano. Vediamo di cosa si tratta e come è stata presa questa idea nel piccolo Stato.

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La moneta virtuale Titano è la vera novità per i pagamenti digitali a San Marino che possono avvenire attraverso una carta prepagata. Al momento, però, il bitcoin di nuovo conio è valido solo entro i confini sammarinesi. Il progetto (che era già stato valutato alcuni anni fa durante la crisi bancaria che aveva colpito il Paese), complice la pandemia, ha finalmente visto la luce grazie all’interessamento del Segretario alle Finanze Marco Gatti che ha elaborato questo bitcoin locale. Quindi, per pagare la spesa o le tasse, a San Marino, si potrà utilizzare questo nuovo strumento (del valore di un euro) che potrà essere adoperato al posto della moneta unica europea. 

Il Titano sarà caricato su una smart card e ci si potranno pagare stipendi e pensioni in tutto il territorio. Insomma, se non è una rivoluzione questa di cosa possiamo parlare? Ovviamente ci viene da pensare che il piccolo Stato ai confini con l’Emilia Romagna abbia fatto un salto nel futuro molto importante e che ci ricorda quello che, da alcuni anni, ha stravolto tutto il mercato del gioco d’azzardo online. Se ci pensiamo, infatti, i migliori casinò online con Paysafecard usano praticamente lo stesso metodo per i conti gioco degli utenti. E come possiamo vedere su https://www.imiglioricasinoonline.net/paysafecard/ il fenomeno è in netto aumento. D’altronde, se ci ragioniamo per bene, Paysafecard (che è una smart card come il Titano) permette ai giocatori di potersi registrare sulle piattaforme online senza inserire dati bancari personali ma attraverso una prepagata con un pin unico di 16 cifre (e con la possibilità di vincite corpose come questa). Tutto digitale e controllato, protetto e tracciato, proprio come si pensa di ragionare nei pagamenti digitali di San Marino.

Chi ha pensato al disegno di legge valido per la criptovaluta sammarinese?

La nascita di Titano è collegata a un disegno di legge pensato dalla maggioranza di governo che ha definito questa moneta come fiscale e generatore di liquidità per aiutare aziende e famiglie in difficoltà dopo la pandemia. In Italia, ha spiegato il sottosegretario Gatti, si può paragonare a Sardex, la moneta introdotta in Sardegna. Non sono, ovviamente, però mancate le polemiche e l’opposizione ha subito bocciato l’iniziativa finanziaria del governo. Repubblica Futura, così si chiamano i contendenti al Consiglio di San Marino, sostengono che l’introduzione di questa moneta sia una vera e propria incoscienza e, di certo, non una risposta al grido d’aiuto delle persone in difficoltà post lockdown. 

L’uso di questa moneta, infatti, non può che essere volontario e non c’è nessun obbligo di doverla utilizzare per forza. Proprio per questa ragione le critiche puntano a indebolire questo tentativo facendolo diventare solo propaganda ma nulla di concreto o di veramente utile per le famiglie. 

Come la criptovaluta ha cambiato il mondo

Pensiamo, arrivati a questo punto, che valga la pena cercare di ragionare su come l’invenzione della criptovaluta, anche se con grandi difficoltà legate a un settore poco conosciuto e a rischio truffe, abbia rivoluzionato il modo di pensare ai pagamenti nell’ultimo decennio. Questo modo di pensare, appunto, a una valuta scollegata da supervisioni o influenze governative ha fatto, e fa, la differenza. Certamente, il modo in cui San Marino sta valutando di mettere insieme digitale e smart card è ancora di più una prova concreta di un’evoluzione di una valuta che fino a pochi anni fa non poteva essere usata nel mondo reale. 

Quindi, a ben vedere, è ancora più interessante questa interazione tra una moneta virtuale e un pagamento reale. Infatti da pochissimo tempo è possibile pagare direttamente in bitcoin o affini anche nei negozi o nei bar, mentre prima questa cosa non era neppure immaginabile. Pensate, allora, a quali possano essere le applicazioni, in un prossimo futuro, tra digitale e vita di tutti i giorni, a quanto si possa frenare l’evasione fiscale e a quanto si possa tracciare della nostra vita grazie a dati protetti ma sempre reperibili, quindi sempre a nostra disposizione per una mappatura di ciò che viene fatto in ogni momento delle nostre esistenze. 

/pn