Con quanto è successo in questi anni a San Marino Rtv si potrebbe tranquillamente comporre il copione di un dramma politico-finanziario tutto sammarinese.
San Marino RTV si trova al centro di una tempesta perfetta: una gestione finanziaria che solleva più domande che risposte e una trasparenza che sembra sfuggire come sabbia tra le dita. La crisi attuale, culminata con la non approvazione del bilancio 2023 e le dimissioni improvvise del Direttore Generale Andrea Vianello sono il sintomo di una patologia ben più grave, ovvero un malgoverno cronico che mette in discussione non solo la sostenibilità economica ma anche la stessa efficacia della nostra democrazia.
Le responsabilità di questa situazione debordano dalle sole mura dell’emittente per raggiungere le alte sfere della politica sammarinese ed ovviamente il Segretario delle bollette (da me così chiamato da un po’ dopo il disastro che ha compito con le bollette AASS) Teodoro Lonfernini (Informazione) e probabilmente il Segretario di Stato Luca Beccari (Telecomunicazioni), aventi competenze dirette sull’Ente per la Radiodiffusione Sammarinese, devono rispondere a questa semplice ma importantissima domanda: erano al corrente della gravità della situazione prima che il bilancio precipitasse nel baratro della non approvazione? E, in caso affermativo, perché non è stata presa alcuna misura tempestiva per evitarlo? La situazione era così grave da anni? I cittadini devono saperlo.
È altresì inquietante il silenzio dei consiglieri del Consiglio Grande e Generale, seppur tutti dimessisi, di fronte all’escalation di questa crisi. Nessuna obiezione, nessun intervento tempestivo ma un assordante vuoto di azione che lascia i cittadini sammarinesi nell’incertezza e nella preoccupazione. Come è possibile che, dinanzi a un bilancio non approvato e alle dimissioni di un direttore, la politica possa rimanere inerte?
Ci voleva GiornaleSM, il sottoscritto Marco Severini direttore del GiornaleSM ed il nostro editorialista Enrico Lazzari a far emergere tutto questo?
Un aspetto ancora più grave è la gestione del personale all’interno dell’emittente: sembra addirittura che l’ormai ex Direttore Vianello avrebbe intrapreso azioni disciplinari nei confronti di alcuni dipendenti. Se questo fosse confermato si dovrebbe immediatamente indagare e fare luce su eventuali nominativi e motivazioni, per comprendere a pieno le politiche di gestione e la cultura lavorativa in atto nel suo mandato … e forse anche prima di questo.
Il Cda, guidato dal presidente, in quota Dc, Pietro Giacomini, deve altresì rendere conto della sua inerzia nel non essere stato rinnovato per mesi. Questo dettaglio non è di poco conto, in quanto riflette una mancanza di azione e di previsione che sono fondamentali in una struttura che dipende da pesantissimi finanziamenti pubblici e che non è autonoma finanziariamente.
La soluzione potrebbe essere la nomina di un Commissario (esterno da San Marino e di altissimo profilo) che, con una mano severa e uno sguardo critico, esamini queste problematiche senza lasciarsi intenerire dai rapporti politici o dalle pressioni esterne. Parallelamente, è necessario istituire una commissione d’inchiesta che si dedichi a investigare, senza preclusioni o tabù, il caso della “svendita delle frequenze”, qualora ci siano state, e altre questioni scottanti che hanno portato alla luce queste gravi disfunzioni.
E se le risposte non dovessero arrivare attraverso questi canali, allora l’intervento della magistratura diventerà non solo auspicabile ma indispensabile. L’opposizione, ma anche quei membri del Consiglio Grande e Generale che tengono a cuore la trasparenza e la giustizia, dovrebbero prendere l’iniziativa e presentare un esposto per avviare un’indagine giudiziaria che sfoci nella chiarificazione di ogni dubbio e nell’attribuzione di ogni responsabilità.
È il momento di chiedere di più.
Non solo trasparenza ma anche responsabilità. Non solo dichiarazioni ma azioni concrete.
San Marino RTV e i suoi finanziamenti pubblici non sono una linea di credito a disposizione della cattiva gestione o della politica opportunistica, ma un patrimonio di tutti i sammarinesi che merita rispetto e saggezza nel suo utilizzo.
In questa intricata tessitura di probabili responsabilità ed omissioni, si attende un atto di coraggio che metta fine a questo stillicidio di incertezze e restituisca fiducia nella nostra democrazia e nelle sue istituzioni.
I cittadini di San Marino meritano risposte, e le meritano soprattutto ora.
Marco Severini – direttore di GiornaleSM