Se dovesse crollare la Libia, o più nello specifico cadere il regime tenuto in pugno dal Colonnello Muammar Gheddafi, l’entità del problema sarebbe sicuramente di scala significativa per la Repubblica italiana. Tre ragioni spiegano perché.
La prima, ben nota, è che ci sono in gioco interessi economici molto consistenti, che riguardano le forniture energetiche e la partecipazione libica al capitale sociale di grandi banche e imprese italiane.
Seconda ragione: a differenza delle rivolte di Tunisia ed Egitto, la sollevazione in Cirenaica ha una forte, storica ed esplicita connotazione religiosa.
Infine l’Italia si troverebbe di fronte a una nuova ondata migratoria: il crollo del più longevo e istrionico raìs del deserto, farebbe anche saltare quegli accordi bilaterali con cui si sono contenuti i flussi verso le coste italiane.
Lo Stivale ha insomma una posta in gioco vera, nel futuro della Libia.
3 marzo 2011