Crisi SCM. Ancora un botta e rispota tra Fiom Cgil e proprietà

Ancora un botta e risposta tra Scm e Fiom Cgil. Il sindacato in una nota torna ad accusare l’azienda di scarso senso di responsabilità e a criticare la scelta di mettere 350 lavoratori in cassa integrazione a 0 ore mentre ad altri sono chiesti gli straordinari. 
La Cgil ricorda anche il dietro front dell’azienda sull’accordo sottoscritto al Ministero.
La Scm risponde citando la segreteria nazionale della Uilm che parlava invece dell’accordo presentato a livello regionale come di un passo avanti. Il punto di rottura con la Cgil sarebbe stata la liberatoria richiesta a fronte dell’integrazione dei 110 euro. Una questione che la Scm ritiene superata. Nonostante questo, dice la proprietà, la Fiom continua a denigrare l’azienda invece di tutelare i reali interessi dei lavoratori. Evidentemente, conclude la nota, gli investimenti che l’azienda fa per il futuro “non interessa, e questo spiega perché poi alla fine si perdono posti di lavoro.”

 

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