Sala ha detto no e ha fatto saltare l’affare! Il “matador” cileno ex Juve e Lazio, oggi legato a Pianella Marengo, ha impedito a CR7 di arrivare alla Juve, rifiutando lo Sporting Lisbona.
I tifosi italiani lo hanno rivisto con piacere in occasione dell’ultima finale di Coppa Italia tra Juventus e Lazio, le due squadre della sua carriera italiana. Scelto come testimonial dell’evento dopo aver vinto lo Scudetto con entrambe le maglie, si è presentato a Roma in ottima forma.
Appena appesantito nonostante i suoi 42 anni, Marcelo Salas è ancora perfettamente riconoscibile rispetto ai tempi nei quali era protagonista della Serie A, grazie ai gol segnati e ai numerosi trofei vinti: con la Lazio ha conquistato anche due Supercoppe italiane, una Coppa Italia, una Coppa delle Coppe e una Supercoppa europea, quest’ultima grazie al suo gol contro il Manchester United. A Torino ha ulteriormente rimpinguato il suo palmarés con due Scudetti e una Supercoppa nazionale.
Cannoniere implacabile, veniva chiamato “El Matador” per la sua tipica esultanza dopo i gol segnati, con un inchino nei confronti dei tifosi ispirato a quello dei toreri.
Cresciuto con l’Universidad de Chile, era esploso con la maglia del River Plate tra il 1996 e il 1998 vincendo quattro campionati argentini e una Supercoppa Sudamericana. Gli era però sfuggita la Coppa Intercontinentale: nella partita contro la Juve del 26 novembre 1996, Ramon Diaz lo aveva messo in campo subito dopo il gol di Alex Del Piero, al posto del futuro interista Julio Cruz, ma la mossa non era bastata per raddrizzare il risultato.
Eletto miglior calciatore sudamericano del 1997, in nazionale formava una micidiale coppia d’attacco con Ivan Zamorano e Francia 1998 ha fatto impazzire Fabio Cannavaro, che pur marcandolo a uomo non ha potuto impedirgli di segnare una doppietta contro gli azzurri di Dino Zoff: c’è voluto un discutibile rigore di Roby Baggio per riacciuffare un sofferto 2-2 a cinque minuti dalla fine.
Nel gennaio precedente era stato acquistato dalla Lazio, dove si è subito affermato come un idolo della Curva Nord, rispettato anche dai rivali della Sud. La sua importanza infatti si desume anche dal coro dei tifosi romanisti “Che ce frega der cileno? Noi c’avemo Totti-gol”, che indirettamente ha messo Salas sullo stesso piano del più grande giocatore della storia giallorossa.
Quel coro ha accompagnato la conquista dello Scudetto da parte di Totti e compagni nella stagione 2000/01 e, subito dopo, Salas è stato comprato dalla Juventus per 25 miliardi di lire, più Darko Kovacevic. Nonostante il forte investimento, però, il suo rendimento a Torino non è stato altrettanto soddisfacente, anche per via del grave infortunio patito a ottobre a Bologna, che lo ha tenuto fermo per il resto della stagione.
In quel momento, a Torino si progettò l’operazione che avrebbe potuto cambiare la storia del club bianconero e che recentemente è stata riproposta come suggestione da Alex Del Piero.
Gianni Di Marzio, allora responsabile del mercato estero della Juve, aveva notato nelle fila dello Sporting Lisbona un certo Cristiano Ronaldo, allora appena 16enne. Capendo subito che sarebbe diventato un craque, Di Marzio parlò con lui e con sua mamma, convincendo entrambi al trasferimento.
Il giorno dopo Ronaldo era già a Torino per le visite mediche, ma l’operazione saltò per un “piccolo” particolare: Salas, che sarebbe dovuto andare allo Sporting in cambio del giovane talento, rifiutò il trasferimento a Lisbona.
Il resto è storia: per leggerla e scoprire cosa è successo dopo a Cristiano Ronaldo e Marcelo Salas (e per conoscere la sua nuova compagna), clicca QUI