Crollo Università Cagliari: perizia, troppo peso sul solaio

(ANSA) – CAGLIARI, 20 NOV – Il solaio dell’ex aula magna
della Facoltà di Geologia di Cagliari, crollata un mese fa, era
sovraccarico per il peso dei condizionatori dopo i lavori fatti
nel 2012. Sarebbe questa – secondo quanto riporta il quotidiano
L’Unione Sarda – la prima ipotesi che emerge dalla relazione
firmata da Maria Cristina Onnis, ingegnera strutturista,
consulente del pm Giangiacomo Pilia.
    Cause che di fatto farebbero uscire di scena sia il rettore
Francesco Mola che il direttore generale dell’ateneo Aldo Urru,
che all’epoca non ricoprivano alcun ruolo.
    La bozza di relazione – come anticipa L’Unione Sarda – è stata
consegnata alle parti. L’esperta della Procura avrebbe
individuato come causa dell’evento i mancati controlli sul
solaio in occasione degli interventi effettuati nel 2012 per la
sistemazione di un impianto a pompa di calore aria-acqua
canalizzato, con l’unità esterna posizionata sul tetto e altre
12 unità interne fissate al soffitto e nascoste attraverso un
controsoffitto.
    Il pm Pilia ha iscritto 11 persone nel registro degli indagati:
oltre al rettore Mola e al Dg Urru, ci sono la dirigente del
settore manutenzioni, investimenti e impianti Antonella Sanna e
il tecnico nello stesso ufficio Agostino Zirulia; il dirigente
dell’ufficio manutenzioni dell’Università di Cagliari Antonio
Pillai, i direttori di settore Bruno Concas e Roberto Barreri e
i responsabili delle imprese private Alberto Mancosu, Paolo
Mancosu, Fabio Vacca e Pier Paolo Cugurra.
    Nelle 27 pagine di consulenza predisposte dall’ingegnera Onnis,
si punta l’indice sui lavori del 2012 e del 2019, effettuati a
suo dire senza opportuni controlli sul solaio. Per la consulente
solo i tecnici avrebbero responsabilità, non le imprese che
eseguirono i lavori seguendo le indicazioni. Due, dunque, le
persone segnalate al pm Pilia dalla consulente: l’ingegner
Antonio Pillai (nel ruolo sia di dirigente del settore sia di
progettista di alcune opere sia di Rup) e il geometra Bruno
Concas, direttore dei lavori eseguiti nel 2012 e nel 2019. Tutti
gli altri, per la consulente del pm, non avrebbero
responsabilità e le loro posizioni potrebbero essere archiviate
già nei prossimi giorni. (ANSA).
   


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