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  • Crollo Università Cagliari,’solaio già sovraccarico nel ’76’

    (ANSA) – CAGLIARI, 22 FEB – Il crollo di un’aula
    dell’Università di Cagliari non fu determinato dal peso
    dell’impianto di climatizzazione, ma dal suo ribaltamento su un
    solaio già sovraccaricato in maniera eccessiva nel 1976, quando
    venne rifatto il pavimento senza demolire quello esistente. È
    quanto emerge – come riporta il quotidiano L’Unione Sarda –
    dalla perizia depositata alla Procura di Cagliari dall’ingegnera
    Cristina Onnis sul crollo avvenuto lo scorso 18 ottobre nel polo
    umanistico di Sa Duchessa.
        Secondo la consulenza del perito, l’edificio era alimentato da
    un impianto di climatizzazione aria-acqua, e le unità interne
    erano collegate a quella esterna attraverso un’unica tubazione
    che aveva il compito di convogliare l’acqua per il
    riscaldamento. “Una pompa di calore si stacca e trascina quella
    a fianco e poi l’altra ancora, fino a portarsi dietro l’unità
    esterna. A questo punto la macchina si ribalta e colpisce un
    travetto che cede”, si legge nella relazione tecnica dell’ing.
        Onnis.
        Si è creato così un effetto domino terminato con il crollo
    dell’edificio, fortunatamente avvenuto nella notte e dunque
    quando le aule erano vuote. “A causa del cedimento di un
    travetto, evento di per sé non così funesto, si è generato un
    crollo sproporzionato e progressivo che ha determinato il
    cedimento di tutto il solaio che si è adagiato come una tovaglia
    su quello sottostante”, riporta la perizia. (ANSA).
       


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