Gli sforzi congiunti della Polizia Locale per contrastare il traffico di droga in città hanno portato a un significativo arresto per spaccio nella serata di ieri, lunedì 15 dicembre. L’operazione è scattata in una zona centrale di Rimini grazie alle preziose segnalazioni di alcuni residenti, insospettiti da un frequente e insolito via vai di persone che entravano e uscivano rapidamente da un camper parcheggiato in zona.
Gli agenti in borghese della squadra giudiziaria della Polizia Locale hanno prontamente avviato una serie di servizi di pedinamento e controllo la settimana scorsa, focalizzandosi sia sul camper che sull’abitazione del sospettato, situata a breve distanza. Il monitoraggio ha confermato le brevi e frequenti visite ricevute dall’uomo. Ottenuta l’autorizzazione dal Pubblico Ministero, nella serata di lunedì 15 dicembre, è stata eseguita una perquisizione sia all’interno del camper che nell’abitazione dell’uomo, un sessantaduenne (classe 1963). Inizialmente, l’uomo aveva consegnato spontaneamente un modesto quantitativo di marijuana. Tuttavia, la successiva perquisizione domiciliare si è rivelata cruciale, portando al ritrovamento di altra sostanza stupefacente abilmente nascosta.
Gran parte della droga era occultata in contenitori di vetro e sottovuoto, divisi tra la camera da letto e un ripostiglio. Insieme alla marijuana, gli agenti hanno sequestrato anche tutto il materiale per il confezionamento delle dosi, confermando l’ipotesi di spaccio di stupefacenti. Il bilancio totale dell’operazione è stato il sequestro di $82$ grammi di marijuana. Il sessantaduenne è stato quindi tratto in arresto con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio (ai sensi dell’art. 73 del DPR 309/90) e posto agli arresti domiciliari.
L’azione si è conclusa questa mattina, martedì 16 dicembre 2025, con l’udienza di convalida presso il Tribunale di Rimini. Il Giudice ha convalidato l’arresto e ha disposto per l’imputato l’obbligo di presentazione quotidiana alla Polizia Giudiziaria. La difesa ha richiesto i termini per preparare l’arringa, portando al rinvio del processo a febbraio.












