Cronaca. Bellaria, rumori dal forno di notte: titolare condannato a risarcire il vicino esasperato

A Bellaria non sono stati i profumi di bomboloni e pizze ad attirare le attenzioni dei giudici, bensì il fracasso notturno generato dalla clientela. Ieri, lunedì 22 settembre, il Tribunale di Rimini ha stabilito che il titolare di un forno debba corrispondere al vicino di casa 4mila euro come risarcimento per i continui schiamazzi provenienti dall’attività.

La vicenda affonda le radici nelle estati del 2022 e del 2023, quando gruppi numerosi di persone si radunavano nel cuore della notte davanti al locale, in attesa che fossero sfornate le paste fresche. Per il residente, quelle ore si erano trasformate in un incubo: impossibilitato a riposare, era stato spesso costretto a dormire con le finestre chiuse persino nelle giornate più calde.

Esasperato, l’uomo si era rivolto all’avvocato Andrea Guidi, presentando una denuncia accompagnata da fotografie e altri elementi raccolti con l’aiuto della Polizia Municipale. Le immagini documentavano la costante presenza di clienti notturni, anche a serrande abbassate.

Il giudice ha giudicato fondate tali prove e ha imposto al proprietario del forno, difeso dall’avvocata Manuela Guerra, di risarcire il vicino per il danno subito. La responsabilità è stata ricondotta all’attività commerciale, nonostante i rumori provenissero dai clienti e non direttamente dall’esercizio.

Con la decisione ufficializzata ieri, la vicenda segna un precedente importante: la gestione di un’attività deve sempre considerare l’impatto sulla tranquillità del quartiere. Dopo due estati insonni, il vicino potrà finalmente contare su notti meno rumorose, e magari tornare a sentire solo l’odore del pane caldo… senza il brusio di chi lo aspetta sotto casa.