Al via nella Basilica di Santa Giustina a Padova i funerali di Stato dei tre carabinieri Valerio Daprà, Davide Bernardello e Marco Piffari. I militari sono morti nell’esplosione del casolare di Castel D’Azzano, in provincia di Verona, provocata dai fratelli Ramponi che non volevano lasciare la struttura e l’hanno saturata di gas. Centinaia di uomini delle forze dell’ordine, mischiati a semplici cittadini, si sono radunati già dal primo pomeriggio davanti alla basilica. Un lungo applauso ha accolto l’arrivo dei feretri: le tre vetture si sono allineate davanti alla chiesa e ne sono uscite le bare, con la gente che nel frattempo ha taciuto in un silenzio commosso, poi la banda ha intonato la marcia funebre. Alla cerimonia prendono parte le alte cariche dello Stato, compreso il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la premier Giorgia Meloni, oltre a moltissime delegazioni di partiti. “Il loro coraggio, il senso del dovere e l’esempio che ci lasciano non saranno dimenticati”, ha scritto Meloni sui social.
I tre carabinieri morti per trauma da schiacciamento
Valerio Daprà, Davide Bernardello e Marco Piffari sono morti nella notte di martedì 14 ottobre. Dall’autopsia è emerso che i tre militari sono deceduti per trauma da schiacciamento. Intanto, restano stabili le condizioni dei tre feriti più gravi coinvolti nell’esplosione. Sul fronte giudiziario, invece, nessun passo avanti: i due fratelli Ramponi – Dino e Franco, entrambi detenuti – hanno deciso di non rispondere alle domande del gip del tribunale di Verona. Per la sorella Luisa, che resta intubata in terapia intensiva, è scattata la convalida dell’arresto.
Sky tg24