Cronaca. Cervia, sindaco indagato per maltrattamenti e lesioni: il Gip respinge la richiesta di arresto

Bufera giudiziaria sul primo cittadino di Cervia, Mattia Missiroli. Il quarantaquattrenne esponente dem è finito nel registro degli indagati con le accuse di maltrattamenti e lesioni ai danni della coniuge, dalla quale si starebbe separando. La Procura di Ravenna aveva avanzato richiesta di custodia cautelare in carcere, istanza che è stata però respinta nelle scorse ore dal Giudice per le indagini preliminari.

Il sindaco, figura vicina al governatore regionale Michele de Pascale che proprio nella località romagnola risiede, resta dunque indagato a piede libero, sebbene sembri imminente il ricorso in appello da parte dei magistrati dell’accusa. La vicenda travalica l’ambito strettamente penale per investire quello politico. Fratelli d’Italia è intervenuta con fermezza sulla questione, sottolineando come la gravità delle ipotesi di reato, qualora trovassero riscontro, getterebbe un’ombra sinistra sull’istituzione municipale. Per tale ragione, l’opposizione ha auspicato un intervento diretto del partito di appartenenza del sindaco affinché ne richieda il passo indietro.

La replica del Partito Democratico locale è giunta nella serata di ieri. Attraverso una nota ufficiale, i dem hanno manifestato sgomento per l’inchiesta, prendendo tuttavia atto della netta smentita opposta da Missiroli rispetto a qualsiasi accusa di violenza. Il Pd cervese, pur ribadendo l’incompatibilità assoluta tra i propri valori e ogni forma di violenza di genere, ha confermato la propria fiducia nell’operato della magistratura. L’auspicio espresso dal partito è che, grazie anche alle procedure d’urgenza previste per queste tipologie di reato, si possa fare piena luce sui fatti nel minor tempo possibile.