Cronaca. Cesena, a processo per maltrattamenti nel giorno della Festa della Donna, si difende: “È scivolata sulla pipì del cane”

Prosegue a Forlì il processo a carico di un 45enne di Cesena accusato di maltrattamenti nei confronti della compagna. Durante l’udienza di ieri, l’uomo ha negato ogni addebito, fornendo una versione dei fatti completamente opposta a quella dell’accusa e dei testimoni, attribuendo le lesioni subite dalla donna a incidenti domestici.

Incalzato dalle domande della pm Susanna Leonarduzzi, l’imputato ha respinto tutte le accuse di violenza. Ha giustificato un grave episodio, che aveva causato traumi alla donna, sostenendo che la caduta non fosse dovuta a una sua spinta ma a una scivolata accidentale. L’uomo ha inoltre negato di aver mai abusato di alcol o droghe, sebbene sia emerso un suo precedente percorso di cura per dipendenze patologiche presso il Sert nel 2021, interrotto volontariamente. Anche i messaggi di scuse inviati alla compagna, secondo la sua testimonianza, non si riferivano a violenze fisiche, ma al dolore per la fine della loro relazione.

La versione dell’imputato si scontra con il quadro emerso dalle indagini e dalle testimonianze. La vicenda era venuta alla luce lo scorso 8 marzo, data dell’arresto, ma le violenze sarebbero andate avanti da tempo. La compagna 50enne, in passato, aveva più volte nascosto la situazione, giustificando lividi e costole rotte con scuse di vario genere. Un comportamento che la psicologa del Centro Donna, sentita in aula, ha descritto come una conseguenza di una dipendenza affettiva tossica, che portava la vittima a proteggere il suo stesso aggressore.

A confermare i segni delle violenze è stata anche un’amica e collega della vittima, la quale ha dichiarato in tribunale di aver visto la donna con un occhio nero e di aver ricevuto da lei giustificazioni poco credibili, nel tentativo di proteggere il compagno. La sua testimonianza si aggiunge a quella di altri, inclusi i vicini di casa che in passato avevano allertato le forze dell’ordine.

Il processo, presieduto dalla giudice Monica Galassi con i magistrati a latere Marco De Leva e Andrea Priore, proseguirà con una nuova udienza. In quella sede verranno ascoltati cinque testimoni citati dalla difesa, rappresentata dall’avvocata Alessandra Fontana Elliott, per sostenere la versione dell’imputato. La parte lesa è assistita dall’avvocata Tanja Guidone.