La questione della sicurezza nelle aree frequentate dagli studenti torna al centro del dibattito politico cittadino, con particolare attenzione alle zone di transito tra la stazione ferroviaria e i plessi scolastici. Durante l’ultima seduta del Consiglio comunale, il tema è stato sollevato con forza dai banchi dell’opposizione, recependo le segnalazioni emerse direttamente dalla componente studentesca nell’ambito del progetto “Civis anch’io”. Sotto la lente d’ingrandimento è finita l’area del viadotto Kennedy e le zone limitrofe, descritte come teatro di situazioni di degrado che preoccupano famiglie e ragazzi.
Il consigliere di Fratelli d’Italia Enrico Castagnoli ha portato all’attenzione della Giunta le criticità rilevate nel percorso che collega via Plauto a piazzale Macrelli, passando per le campate del cavalcavia. Secondo quanto esposto, il disagio in quell’area sarebbe noto da tempo ma ancora irrisolto. Le testimonianze raccolte, unite a sopralluoghi diretti, descrivono uno scenario caratterizzato dalla presenza di rifiuti, vetri rotti e tracce evidenti di bivacchi, incluse siringhe. È stata inoltre segnalata la presenza assidua di persone dedite al consumo di sostanze stupefacenti alla luce del sole, una circostanza che il consigliere ha riferito di aver riscontrato personalmente pochi giorni fa.
Il problema investe direttamente la sicurezza degli studenti che utilizzano quel passaggio come scorciatoia strategica per raggiungere velocemente i binari, specialmente quando i tempi di coincidenza con i treni sono stretti. L’esponente della minoranza ha evidenziato i rischi potenziali per l’incolumità dei ragazzi, temendo che l’area possa diventare un rifugio per soggetti allontanati da altre zone della città recentemente riqualificate, come piazzale Karl Marx. La richiesta è che le istituzioni intervengano per prevenire possibili aggressioni o incidenti causati da persone in stato di alterazione.
Per fronteggiare l’emergenza, sono state avanzate proposte operative concrete. Si chiede all’amministrazione un intervento radicale di pulizia e bonifica dell’intera zona sottostante il viadotto, accompagnato da un potenziamento dell’illuminazione pubblica; quest’ultimo aspetto è ritenuto cruciale nei mesi invernali, quando il buio pomeridiano accresce la percezione di insicurezza tra i giovani che escono dalle attività scolastiche o extrascolastiche. Oltre alla richiesta di maggiori passaggi da parte della Polizia locale o delle unità di strada, è stata suggerita l’installazione di barriere fisiche, come cancellate o reti, per impedire l’accesso e lo stazionamento non autorizzato sotto le campate. L’obiettivo, pur nella consapevolezza che i tempi tecnici supereranno la pausa natalizia, è sfruttare il periodo di chiusura delle scuole per pianificare strategie che trasformino la sicurezza da semplice percezione a realtà tangibile.











