Cesena, condanna esemplare per il finto carabiniere: due anni di carcere per la tentata truffa a un’anziana
Si chiude con una condanna a due anni di reclusione la vicenda del truffatore che, spacciandosi per un carabiniere, aveva tentato di raggirare un’anziana di 83 anni a Cesena. L’intervento provvidenziale del nipote della donna ha permesso non solo di sventare il raggiro, ma anche di assicurare l’uomo alla giustizia.
La sentenza è stata emessa oggi dal tribunale. Il cinquantenne, identificato come G.G., è stato giudicato colpevole di tentata truffa aggravata per aver indotto la vittima a credere di dover obbedire a un ordine dell’autorità. Oltre alla pena detentiva di due anni, l’imputato dovrà versare una multa di 600 euro. La mancata concessione della sospensione condizionale della pena implica che, una volta divenuta definitiva la sentenza, per l’uomo si apriranno le porte del carcere.
I fatti risalgono allo scorso 6 ottobre. Tutto era iniziato con una telefonata all’abitazione dell’anziana, residente nella frazione di San Vittore. Una voce maschile, presentatasi come un membro dell’Arma, le aveva comunicato in modo perentorio di essere coinvolta in un’indagine su una rapina in gioielleria. Per risolvere la questione ed evitare conseguenze legali, le era stato ordinato di raccogliere tutto l’oro e il denaro contante che possedeva in casa.
Il piano criminale è stato però interrotto dalla prontezza del nipote della vittima. Notando lo stato di forte agitazione della nonna, le ha chiesto spiegazioni e ha subito intuito che si trattava di un raggiro. Con grande lucidità, ha convinto l’anziana a stare al gioco, fingendo di acconsentire alla richiesta e fissando un appuntamento per la consegna del bottino.
Nel frattempo, il giovane aveva allertato i Carabinieri. Quando il cinquantenne si è presentato all’indirizzo concordato, ha trovato ad attenderlo non solo la famiglia della vittima, ma anche i militari dell’Arma di Cesena. Colto di sorpresa, l’uomo ha tentato una breve fuga, ma è stato bloccato a circa 150 metri dall’abitazione e tratto in arresto.
Dopo l’arresto, convalidato dal giudice, l’uomo era stato posto agli arresti domiciliari. Tornato oggi in aula, assistito dal suo legale, ha optato per il rito abbreviato. Il procedimento si è concluso con la condanna che, in assenza di modifiche in un eventuale Appello, diventerà esecutiva.













