Cronaca. Cesena, schianto dopo la folle corsa da Rimini in fuga dai Carabinieri: “Ubriaco, temevo il licenziamento”. Scattano i domiciliari

Non nascondeva droga né refurtiva l’auto che, nella notte tra sabato e domenica, ha seminato il panico lungo le strade che collegano la Riviera all’entroterra cesenate. A scatenare l’inseguimento ad alta velocità, conclusosi con un violento impatto contro un palo, è stata la paura delle conseguenze amministrative e lavorative. È quanto emerso nella mattinata di ieri, lunedì 15 dicembre, nelle aule del Tribunale, dove il giudice ha convalidato l’arresto del giovane conducente disponendo per lui la misura degli arresti domiciliari.

Durante l’udienza per direttissima sono stati chiariti i contorni di una vicenda che inizialmente sembrava inspiegabile. Il protagonista, un giovane di origini marocchine, ha motivato la sua condotta spericolata con il timore di essere sottoposto all’alcoltest. Essendosi messo alla guida in stato di ebbrezza, ha cercato in ogni modo di eludere il controllo per evitare il ritiro della patente, sanzione che, secondo quanto ricostruito in aula, avrebbe messo a rischio il suo posto di lavoro. Una decisione istintiva che ha trasformato un normale controllo stradale in una scena da film d’azione.

La sequenza degli eventi aveva preso il via intorno alle 5 del mattino a Rimini. Di fronte alla paletta alzata dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile, l’automobilista ha ignorato l’alt, lanciandosi in una fuga precipitosa verso nord. L’allarme diramato via radio ha attivato i rinforzi, con diverse pattuglie posizionate a sbarramento lungo il confine con il territorio cesenate. La corsa si è interrotta solo a Pievesestina quando il guidatore, ormai fuori controllo, ha terminato la sua marcia schiantandosi contro un palo dell’illuminazione.

Nonostante la violenza dell’urto e il tentativo disperato di rimettere in moto il veicolo ormai distrutto, i militari sono riusciti a bloccare e ammanettare il conducente rimasto nell’abitacolo. Diversa la sorte per il passeggero che viaggiava al suo fianco: approfittando dei momenti concitati successivi all’incidente, l’uomo è riuscito a uscire dall’auto e a dileguarsi a piedi, facendo perdere le proprie tracce prima dell’arrivo delle forze dell’ordine. Per il guidatore, invece, dopo la convalida dell’arresto, si sono aperte le porte di casa in regime di detenzione domiciliare.

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