Cronaca. Criminalità, dati allarmanti in Emilia-Romagna: Ravenna e Ferrara sul podio per le estorsioni

L’Emilia-Romagna si confronta con un quadro preoccupante sul fronte della sicurezza, con un aumento generale delle denunce. Secondo i dati del Ministero dell’Interno, elaborati in esclusiva dal Sole 24 Ore, la regione mostra criticità su più fronti, con Ravenna e Ferrara ai vertici nazionali per le estorsioni e Bologna e Rimini nella top 5 per l’indice di criminalità generale.

Un dato particolarmente allarmante riguarda il reato di estorsione. In questa specifica classifica, le province di Ravenna e Ferrara si collocano rispettivamente al secondo e terzo posto a livello nazionale per numero di denunce, precedute solamente da Napoli. Questo posizionamento evidenzia una pressione criminale significativa in questi territori.

Per quanto riguarda l’indice di criminalità generale, che rapporta le denunce alla popolazione residente, altre due città emiliano-romagnole figurano ai primi posti. Bologna si classifica quarta, registrando un aumento del 9% dei reati denunciati rispetto all’anno precedente, mentre Rimini si attesta in quinta posizione, con dati sostanzialmente stabili. Le uniche province a precederle sono quelle dei grandi centri metropolitani di Milano, Firenze e Roma, aree che, come Rimini, risentono dell’elevato flusso di turisti e pendolari.

Anche le altre province della regione si collocano nella parte alta della classifica nazionale. Ferrara si posiziona al 16esimo posto, seguita da Modena (17esima) e Parma (18esima). Più indietro si trovano Ravenna (22esima), Reggio Emilia (25esima), Forlì-Cesena (35esima) e Piacenza (41esima), a conferma di un fenomeno diffuso su tutto il territorio regionale.

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