Cronaca. Crollo alla Torre dei Conti, morto l’operaio intrappolato per 11 ore sotto le macerie

Non ce l’ha fatta Octay Stroici, l’operaio di 66 anni estratto vivo ma in condizioni disperate dopo il crollo avvenuto ieri alla Torre dei Conti, nel cuore di Roma. L’uomo è deceduto nella notte all’ospedale Umberto I, dopo essere rimasto intrappolato per undici ore sotto le macerie del cantiere.

La tragedia ha avuto origine ieri mattina, intorno alle 11:30. Stroici, di origini romene, stava lavorando in un cantiere di restauro finanziato con fondi del PNRR all’interno del celebre monumento medievale, a pochi passi dai Fori Imperiali. Improvvisamente, una parte della struttura interna ha ceduto, travolgendo l’operaio. La situazione è stata resa ancora più critica da un secondo crollo, avvenuto pochi minuti dopo, che ha complicato le operazioni di soccorso.

L’intervento per salvarlo è stato complesso e imponente, mobilitando oltre cento vigili del fuoco, incluse le squadre speciali USAR e SAF. Per quasi undici ore, i soccorritori hanno lavorato senza sosta tra le macerie e le sezioni pericolanti della torre. Quando l’uomo è stato finalmente raggiunto e liberato, nella tarda serata di ieri, le sue condizioni erano già gravissime: estratto in arresto cardiaco, è stato rianimato sul posto prima della corsa disperata in ospedale.

In seguito alla tragedia, la Procura di Roma ha aperto un’inchiesta e disposto il sequestro dell’intero cantiere. Le ipotesi di reato iniziali di disastro colposo e lesioni colpose verranno aggravate dopo il decesso dell’operaio. Mentre la Sovrintendenza capitolina ha comunicato che prima dei lavori erano state eseguite verifiche sulla sicurezza, le indagini avranno ora il compito di accertare le cause precise del crollo e individuare eventuali responsabilità.