Cronaca. Delitto Garlasco, l’amico di Andrea Sempio: “Il suo scontrino non è un alibi ma un indizio”

Rimane ancora aperto il caso dell’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto 18 anni fa, il 13 agosto 2007 a Garlasco, in provincia di Pavia. I fari sono puntati su Andrea Sempio – amico di Marco Poggi, fratello della vittima – indagato per la terza volta e sempre archiviato. A far emergere nuovi dettagli è Roberto Freddi, uno degli amici del 38enne di Vigevano all’epoca del delitto. “Non mi parli dello scontrino per piacere”, ha detto l’uomo parlando dell’alibi di Sempio con un giornalista del programma Rai ‘Lo Stato delle Cose’.

“Ma è possibile che non lo capisce nessuno? Non è un alibi, è un indizio. Vuole risposte? Vada dai carabinieri e chieda”, ha affermato Freddi nella puntata andata in onda ieri. “Dal punto di vista scientifico hanno hanno tenuto le cose quasi 20 anni nella naftalina, invece di andare a vedere subito dall’inizio e di andare a fondo nelle cose. Chi è adesso in carcere, indipendentemente da torto o ragione, se l’è andata a cercare. Si è attirato l’attenzione negativa contro e quindi sono andati così. La domanda che mi faccio è: perché proprio Andrea? Non è l’unico amico di Marco Poggi”.

Indagato l’ex procuratore di Pavia Venditti

Una svolta concreta nel caso c’è stata poche settimane fa con l’ex procuratore di Pavia, Mario Venditti, indagato con l’accusa di corruzione. Nel decreto di perquisizione si parlava di appunti manoscritti sequestrati il 14 maggio 2025 nell’abitazione dei genitori di Andrea Sempio. Grazie a questi emergerebbe che agli inizi di febbraio 2017 — in concomitanza con le prime indagini sul 38enne di Vigevano — fu ipotizzata una somma di denaro a Venditti per ottenere l’archiviazione del procedimento. La richiesta di archiviazione fu presentata il 15 marzo 2017 e accolta dal Gip il 23 marzo 2017.

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