Cronaca. Documenti falsi, moldava arrestata a Rimini: percepiva il sussidio di disoccupazione

Continua l’attività di contrato all’immigrazione clandestina da parte della Polizia di Frontiera di Rimini che ha tratto in arresto una cittadina moldava con documenti rumeni falsi.

In particolare, in data 4 dicembre u.s., personale dipendente procedeva all’identificazione di una donna che svolgeva attività lavorativa presso una struttura alberghiera di Rimini, la quale esibiva un documento d’identità rumena valida per l’espatrio che destava sospetti circa l’autenticità. Gli accertamenti svolti dal personale esperto in falso documentale della Polizia di Frontiera, permetteva di acclarare la falsità del documento in quanto abilmente contraffatto e di accertare la nazionalità moldava della donna.

Siffatto espediente, oltre che nascondere le esatte generalità, permetteva, alla straniera, clandestina, di eludere le norme sull’immigrazione, muovendosi illegittimamente sul territorio Schengen e di approfittare delle agevolazioni concesse dallo Stato Italiano ai cittadini europei e agli stranieri regolarmente soggiornanti, nonché di percepire l’indennità di disoccupazione. 

Nella mattinata di oggi, la donna è comparsa innanzi al Tribunale di Rimini per la celebrazione del processo con il giudizio direttissimo. A seguito della convalidata dell’arresto, l’imputata è stata messa a disposizione dell’Ufficio Immigrazione della locale Questura, per l’emissione del provvedimento di espulsione dal territorio nazionale.

Dall’inizio dell’anno la Polizia di Frontiera di Rimini ha arrestato 31 persone per possesso di documenti falsi validi per l’espatrio e ha effettuato più di un centinaio di respingimenti alla frontiera. 

Polizia di Stato