Si chiude un 2025 denso di avvenimenti cruciali per la cronaca dell’Emilia-Romagna, tra sentenze storiche, tragedie familiari e inchieste internazionali che hanno scosso il territorio. Ripercorriamo le vicende più significative che hanno segnato gli ultimi dodici mesi.
La tragedia dell’elicottero e l’addio a Rovagnati
L’anno si è aperto con un drammatico incidente aereo. La sera del 5 febbraio, a Castelguelfo di Noceto (Parma), un elicottero appena decollato si è schiantato al suolo in condizioni di fitta nebbia. Nello schianto hanno perso la vita i due piloti e il passeggero Lorenzo Rovagnati, 41 anni, amministratore delegato del noto gruppo alimentare e figlio del fondatore Paolo. L’inchiesta, che si concentra sull’errore umano, è ancora in corso.
Giustizia e misteri: i casi Saman e Bibbiano
Il 18 aprile la Corte d’Appello ha riscritto la storia giudiziaria dell’omicidio di Saman Abbas. Ribaltando in parte il primo grado, i giudici hanno sancito la responsabilità collettiva della famiglia per la morte della diciottenne pachistana di Novellara: ergastolo confermato ai genitori e inflitto anche ai due cugini (precedentemente assolti), mentre la pena per lo zio è salita a 22 anni.
Luglio ha portato invece la sentenza sul caso “Angeli e Demoni”, l’inchiesta sugli affidi illeciti in Val d’Enza che aveva diviso l’opinione pubblica nazionale. A fronte di pesanti richieste dell’accusa, il processo si è concluso con sole tre condanne a pena sospesa per l’ex responsabile dei servizi sociali, un assistente sociale e una neuropsichiatra.
Femminicidi e violenza giovanile
Il tribunale di Bologna ha condannato all’ergastolo Giampiero Gualandi, ex comandante della polizia locale di Anzola Emilia, per l’omicidio intenzionale della vigilessa Sofia Stefani, avvenuto nel maggio 2024. A Modena, trent’anni di carcere sono stati inflitti a Mohamed Galloul per l’omicidio di Alice Neri.
Sul fronte della criminalità minorile, il Tribunale ha emesso verdetti pesanti: 17 anni al quindicenne accusato di aver spinto giù dal balcone la tredicenne Aurora Tila a Piacenza nell’ottobre 2024, e 11 anni e sei mesi per il coetaneo responsabile dell’accoltellamento mortale del sedicenne Fallou Sall a Bologna.
Sicurezza e terrorismo: da Verucchio a Bologna
La notte dello scorso Capodanno è stata segnata dal terrore a Verucchio, dove un ventitreenne ha accoltellato quattro passanti prima di essere neutralizzato dal comandante dei Carabinieri Luciano Masini, la cui posizione è stata poi archiviata per legittima difesa.
Il 2025 sarà ricordato anche come l’anno della verità giudiziaria sulla Strage di Bologna del 1980. Con la condanna definitiva di Paolo Bellini e la revoca della semilibertà a Gilberto Cavallini, si è chiuso il cerchio sui mandanti e gli esecutori dell’attentato, confermando il ruolo della P2 e dei servizi deviati.
Intrighi internazionali e fughe rocambolesche
La cronaca ha toccato scenari geopolitici con l’arresto a San Clemente (Rimini), il 21 agosto, dell’ex militare ucraino Serhii Kuznetsov, accusato del sabotaggio ai gasdotti Nord Stream e successivamente estradato in Germania. Infine, si è conclusa in Spagna la breve latitanza di Andrea Cavallari, membro della “banda dello spray” responsabile della tragedia di Corinaldo, evaso a luglio dopo un permesso premio e catturato a Lloret de Mar.











