A quasi otto anni dalla violenza, la giustizia ha condannato Dhabi Amine, 32 anni, a otto anni di reclusione per aver abusato di una 17enne su un vagone di un treno a Bologna, nell’autunno del 2017, al termine di una serata. La sentenza chiude un lungo percorso giudiziario iniziato subito dopo la denuncia della giovane.
All’epoca della vicenda, la notizia suscitò grande scalpore e polemiche, anche a causa di un sacerdote che sui social aveva incolpato la vittima, suscitando l’indignazione della famiglia e costringendo la diocesi a prendere pubblicamente le distanze dalle affermazioni.
Amine era stato individuato e arrestato nel 2019 come presunto autore della violenza. La condanna definitiva arriva solo oggi, sottolineando la responsabilità dell’imputato e l’importanza di portare a termine un iter giudiziario anche dopo anni dai fatti.
La madre della vittima ha espresso la speranza che la sentenza possa servire da monito e incoraggiamento per altre donne, evidenziando come la ricerca di giustizia sia fondamentale anche a distanza di tempo.














