Cronaca. Evasione di un detenuto dall’ospedale di Rimini: la Polizia Penitenziaria lancia l’allarme, situazione critica della casa circondariale

Un detenuto, le cui generalità non sono ancora state rese note, è fuggito in mattinata dall’ospedale civile di Rimini, dove era stato trasferito dalla Casa Circondariale locale per una visita medica urgente. L’episodio ha scatenato l’ennesimo grido di allarme da parte dei sindacati sulle criticità che affliggono il sistema carcerario italiano, evidenziando una preoccupante combinazione di sovraffollamento carcerario e grave carenza di organico della Polizia Penitenziaria.

Gennarino De Fazio, Segretario Generale della Uilpa Polizia Penitenziaria, ha confermato la notizia dell’evasione, sottolineando che la dinamica della fuga è ancora in fase di accertamento. De Fazio ha espresso profonda preoccupazione per la sequenza di eventi critici che si verificano nelle carceri, menzionando aggressioni agli operatori (quasi 4.000 dall’inizio dell’anno), suicidi, omicidi e, appunto, continue evasioni.

Il Segretario Generale ha criticato l’attuale gestione politica, affermando che è necessario che il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e il Governo Meloni prendano provvedimenti concreti e immediati, abbandonando quella che ha definito “sterile propaganda”, visto il ripetersi di gravi incidenti.

Attualmente, le Forze dell’Ordine, inclusa la Polizia Penitenziaria, sono impegnate nelle ricerche dell’evaso. De Fazio ha espresso fiducia nella capacità del Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria di gestire la situazione, pur avvertendo che non è possibile limitarsi a mettere “pezze” su falle che si aprono continuamente nel sistema.

La situazione critica della casa circondariale di Rimini

I dati forniti dal sindacato mettono in luce la situazione insostenibile dell’istituto penitenziario di Rimini: la struttura ospita ben 166 detenuti a fronte di una capienza regolamentare di soli 118 posti, un indice di affollamento che supera il 41%. A questa situazione di densità detentiva estrema si aggiunge una drammatica carenza di personale della Polizia Penitenziaria: sono in servizio 124 agenti, ma il fabbisogno minimo ne richiederebbe almeno 198, con un deficit del 37%.

Il problema, secondo De Fazio, riflette una crisi nazionale più ampia: in Italia, i detenuti sono 63.656, ma i posti disponibili sono solamente 46.213. Inoltre, mancano all’appello almeno 20.000 agenti di Polizia Penitenziaria a livello nazionale per garantire un funzionamento adeguato.

In conclusione, la Uilpa ha ribadito l’urgenza di misure immediate per affrontare la crisi. Tali misure includono la deflazione della densità detentiva, il potenziamento concreto degli organici, l’ammodernamento di strutture e infrastrutture, la garanzia di assistenza sanitaria e psicologica e l’avvio di riforme complessive dell’esecuzione penale, specialmente all’interno delle mura carcerarie.