Cronaca. Forlì, doppio raid negli spogliatoi dello stadio Morgagni: caccia ai ladri tra chi frequenta l’impianto

Si stringe il cerchio attorno ai responsabili delle incursioni avvenute negli ultimi giorni ai danni del Forlì Calcio. Le forze dell’ordine, impegnate a fare luce su due distinti episodi di furto avvenuti all’interno dello stadio “Tullo Morgagni”, stanno orientando le proprie attenzioni verso persone che conoscono bene l’ambiente sportivo. L’ipotesi prevalente è che gli autori dei colpi abbiano agito sfruttando una conoscenza dettagliata della struttura e delle routine della squadra.

La sparizione delle maglie e l’uso delle chiavi

Il primo episodio risale alla notte tra venerdì e sabato scorsi. In quella circostanza, i malviventi hanno sottratto le divise da gioco ufficiali, già predisposte all’interno degli spogliatoi in vista del match domenicale. Un dettaglio ha subito indirizzato gli investigatori: non sono stati rilevati segni di scasso o effrazione su porte e finestre. La mattina successiva, infatti, gli ingressi risultavano regolarmente chiusi a chiave. Questa circostanza suggerisce che chi è entrato fosse in possesso delle chiavi o comunque avesse libero accesso ai locali, potendo agire indisturbato e richiudendo tutto alle proprie spalle dopo aver prelevato il materiale tecnico.

Il secondo colpo durante l’allenamento

Ancora più sfrontata la dinamica del secondo furto, avvenuto nel pomeriggio di martedì scorso, 2 dicembre. Mentre i calciatori erano impegnati sul campo per la seduta di allenamento, ignoti si sono introdotti nuovamente nella zona spogliatoi. In questo caso, i ladri hanno approfittato della consuetudine di lasciare le porte non chiuse a chiave durante la preparazione atletica, per facilitare il passaggio verso i magazzini delle attrezzature. Il bottino è stato decisamente più oneroso per i tesserati: al rientro dal campo, giocatori e staff hanno scoperto la sparizione di denaro contante e telefoni cellulari custoditi nei vestiti e negli armadietti.

Le falle nella sicurezza e il riserbo del club

Carabinieri e Polizia sono intervenuti tempestivamente in entrambe le occasioni, raccogliendo le testimonianze dei presenti, sebbene nessuno sembri aver notato movimenti anomali. Al vaglio degli inquirenti ci sono ora i filmati delle videocamere di sorveglianza che monitorano il vialetto d’accesso, nella speranza di individuare volti noti o passaggi sospetti. Le indagini sono tuttavia complicate dall’assenza di occhi elettronici che coprano direttamente l’area interna degli spogliatoi e dalla mancanza di un sistema di allarme anti-intrusione.

Questi elementi di vulnerabilità, uniti alla precisione delle tempistiche scelte per colpire, rafforzano la pista interna o quella legata a frequentatori abituali del centro sportivo. Di fronte all’accaduto, la società biancorossa ha deciso di non rilasciare dichiarazioni ufficiali, mantenendo il massimo riserbo in attesa di sviluppi investigativi.