Cronaca. Garlasco, Lovati ascoltato a Brescia: “Dirò che ho preso 15mila euro. Sempio? Non c’entra niente”

“Prima di tutto voglio capire cosa significa Parte Interessata, poi se mi faranno delle domande su Andrea esempio mi avvarrò del Segreto professionale”, è un avvocato Massimo Lovati combattivo quello che si è presentato questo pomeriggio alla Procura di Brescia dopo la convocazione dei pm che indagano sulla presunta corruzione dell’ex procuratore Venditti, accusato di aver ricevuto soldi dal padre di Sempio in cambio di una richiesta di archiviazione nella prima indagine sul delitto di Garlasco.

“Prima di tutto voglio capire cosa significa Parte Interessata, è una nomenclatura che non esiste nel nostro codice di procedura penale, o sei indagato o sei persona sentita a sommarie informazioni testimoniali. Risponderò alle domande se mi spiegano cosa significa altrimenti vado via” ha esordito l’ex avvocato di Andrea Sempio poco prima di entrare in tribunale. Ad accompagnarlo il suo legale, l’avvocato Fabrizio Gallo che non entrerà nella stanza di PM ma si è presentato in tribunale di sua iniziativa per sostenerlo e per chiarire proprio la strana qualifica con cui i Pm hanno convocato Lovati.

“Questa qualifica non è prevista dal nostro codice di procedura penale, ci sono solo due qualifiche quando si viene chiamati dal Pm senza la presenza dell’avvocato” ha spiegato grasso, aggiungendo: “Ci siamo confrontati su questa questione e l’ho accompagnato. Se serve un supporto io sono pronto a colloquiare con lui”. “Prima va chiarito Cosa significa Persona Interessata e poi verificheremo che tipo di qualifica gli è stata data” ha concluso Gallo.

Incalzato dai giornalisti Lovati poi ha spiegato: “Confermerò quanto già detto e cioè che ho preso 15mila euro dal collega Soldani. Io non ho mai chiesto soldi ai Sempio, i soldi li chiedevano gli altri avvocati e arrivavano nel loro studio. Quando ricevevano i pagamenti, mi chiamavano e io andavo a prendere la mia parte”.

“Non c’era nessun preventivo, io non ho mai sentito parlare di preventivi. I Sempio portavano i soldi sulla base delle richieste che gli venivano fatte di volta in volta. Dove sono finiti i soldi dei Sempio? Ma che ne so? Non lo so. Io so quello che han dato a me. 15mila euro in 8 mesi di lavoro” ha aggiunto Lovati, confermando la sua versione dei fatti e cioè di aver preso soldi dagli altri due avvocati che all’epoca difendevano il giovane e che per lui l’ipotesi di corruzione non regge: “Ho sempre detto che mi fa ridere”.

Rispondendo alle domande di giornalisti, infine Lovati ha ribadito di essere fermamente convinto dell’innocenza del suo ormai ex assistito che nelle scorse settimane gli ha revocato l’incarico per divergenze sulla condotta da tenere. “Non ho più sentito Andrea Sempio, se mi faranno delle domande su di lui mi avvarrò del segreto professionale. Sempio non è solo innocente è completamente estraneo al delitto di Garlasco” ha concluso Lovati.

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