Cronaca. Garlasco, omicidio Chiara Poggi: nuove ombre su quanto accadde nel 2017. “Quarta Repubblica” svela intercettazioni sul rapporto tra Andrea Sempio e i carabinieri

La vicenda giudiziaria legata al delitto di Garlasco, già segnata da colpi di scena e nuovi filoni d’indagine, si arricchisce di ulteriori elementi. Un’inchiesta della Procura di Brescia e le anticipazioni emerse nel corso del programma televisivo Quarta Repubblica pongono sotto la lente i rapporti avuti nel 2017 tra Andrea Sempio – all’epoca indagato per la morte di Chiara Poggi e poi archiviato – e due carabinieri che si occuparono di notifiche e trascrizioni.

La telefonata intercettata

L’intercettazione resa pubblica riguarda l’8 febbraio 2017, quando Giuseppe Spoto, maresciallo incaricato di notificare a Sempio l’invito a comparire in Procura, contatta telefonicamente il giovane. Non si limita a fissare l’orario della consegna dell’atto – intorno alle 16.30 – ma propone “di fare due chiacchiere”, circostanza giudicata insolita dagli inquirenti.

Sempio – come ricorda Il Giornale nell’edizione odierna – avvisa subito il proprio avvocato, che al momento della notifica prende la linea. Nel dialogo con il legale, Spoto precisa di essere “un semplice ambasciatore” e di non poter anticipare nulla dell’interrogatorio fissato per il 10 febbraio, pur lasciando intendere alcuni dettagli. Viene anche suggerito un ingresso dal portone posteriore della Procura “per garantire la riservatezza”.

Secondo la Procura, il colloquio fu insolitamente lungo – oltre un’ora – per una semplice notifica. Un elemento che, insieme ad altre verifiche sui contatti di quei mesi, alimenta i sospetti che la famiglia Sempio fosse stata messa in condizione di conoscere preventivamente il contenuto degli interrogatori.

I punti sotto indagine

All’attenzione degli inquirenti non ci sono solo le comunicazioni telefoniche ma anche:

  • un appunto con scritto “Venditti/ gip archivia x 20. 30. Euro” ritrovato nell’abitazione dei Sempio;
  • i movimenti bancari che avrebbero visto passaggi di denaro tra conti di zii e genitori di Andrea;
  • presunte anomalie nei brogliacci di intercettazioni al tempo trascritte dai militari.

Nessuno degli ex carabinieri risulta formalmente indagato, ma le loro posizioni restano oggetto di approfondimenti.

Le reazioni e le difese

La difesa dell’ex pm Mario Venditti, che firmò la richiesta di archiviazione, ha annunciato un ricorso al Tribunale del Riesame, sottolineando come i legami tra pizzini, bonifici e archiviazione siano, a loro dire, privi di fondamento.

Ulteriore rilievo mediatico hanno assunto le registrazioni di una conversazione tra Daniela Ferrari, madre di Sempio, e il figlio, in cui la donna minimizza la portata delle domande ricevute in Procura: pochi minuti di colloquio e “tre cose in croce”, ben lontani dalle attese.

Un caso che continua a riaprirsi

A vent’anni dal delitto di Chiara Poggi, la vicenda di Garlasco si conferma un caso giudiziario senza chiusure definitive. Le nuove intercettazioni e i sospetti sui rapporti tra indagato e forze dell’ordine alimentano ulteriori interrogativi, lasciando ora alla magistratura il compito di stabilire se dietro quei contatti “anomali” vi sia solo una gestione informale o un tassello mancante di una storia che continua a dividere.