Cronaca. Gaza, Hamas non restituisce tutti i corpi: Israele non riapre valico Rafah

All’indomani della cerimonia della firma dell’accordo di pace a Sharm el-Sheik, le Forze di sicurezza israeliane (Idf) riferiscono che cinque palestinesi sono stati uccisi questa mattina, dopo essersi avvicinati ai soldati nel quartiere orientale di Shejaiya a Gaza City. Stando a quanto riferito, avevano attraversato la cosiddetta ‘linea gialla’, dietro la quale l’esercito israeliano si è ritirato, nell’ambito dell’accordo di cessate il fuoco con Hamas. Le Idf riferiscono che sono stati fatti tentativi di disperdere i sospetti e dopo affermano di aver aperto il fuoco per “allontanare la minaccia”. L’esercito nega le notizie secondo cui i sospetti o altri uomini armati siano riusciti a violare un accampamento militare nella zona. “Le Idf invitano i residenti di Gaza a seguire le loro istruzioni e a non avvicinarsi alle truppe dispiegate nella zona”, aggiunge l’esercito.

Intanto i corpi dei quattro ostaggi che Hamas ha restituito in Israele ieri sera sono stati identificati dagli esperti forensi e le loro famiglie sono state informate. Lo afferma l’esercito israeliano. L’Idf riferisce di avere informato le famiglie di Guy Illouz, 26 anni, del cittadino nepalese Bipin Joshi, 23 anni, e di altri due ostaggi i cui nomi saranno resi noti in seguito, che i loro corpi sono stati restituiti. I nomi di Illouz e Joshi erano tra i quattro menzionati ieri da Hamas nell’elenco delle salme che sarebbero state restituite, oltre a quelli di Yossi Sharabi e dell’ufficiale dell’Idf Daniel Perez.

LaPresse